Bower & Wilkins acquisita dalla start-up Eva Automation
Lo storico produttore di diffusori audio è stato ceduto ad una start-up statunitense attiva solamente da due anni. Entrerà con maggiore decisione nelle smart-home?
di Nino Grasso pubblicata il 04 Maggio 2016, alle 17:31 nel canale Audio VideoBower & Wilkins
Bower & Wilkins ha prodotto accessori audio di altissima qualità negli ultimi cinquant'anni, tuttavia è stata acquisita da una compagnia nata solo da alcuni anni. Eva Automation, una start-up della Silicon Valley fondata dall'ex-CFO di Facebook Gideon Yu, è il nuovo proprietario del brand di apparecchi audio. Si tratta di una società con 40 impiegati con la missione di "realizzare prodotti che cambieranno il modo in cui la gente interagirà con la propria casa".
Al momento in cui scriviamo, tuttavia, Eva Automation non ha ancora rilasciato prodotti, né annunciato piani in tal senso. Ma perché un brand così consolidato come B&W è stato ceduto ad una compagnia così giovane? Il CEO Joe Atkins di B&W aveva parlato della possibilità di vendita lo scorso anno ancor prima dell'inizio delle trattative con Eva, sostenendo le difficoltà incontrate dalla compagnia nell'acquisire il know-how necessario per entrare a far parte delle moderne categorie audio.
È probabile che B&W voglia entrare in competizione con colossi del calibro di Amazon, con il suo Echo, nel settore dell'audio di consumo domestico ma per farlo ha bisogno del supporto di brand con maggiori competenze sul piano squisitamente informatico. Il primo prodotto nato dalla collaborazione dei due brand non arriverà prima della metà del 2017, almeno così ha dichiarato Gideon Yu. Nella lettera in cui viene annunciata l'acquisizione Yu ha spiegato: "Abbiamo molto, molto altro da annunciare sulla nostra visione e i nostri prodotti. Nel frattempo continueremo a lavorare sodo sviluppando un'esperienza A/V domestica altamente speciale, integrata e facile da usare, che so già che voi tutti amerete".
L'acquisizione da parte di Eva Automation di un colosso già stabilito è una sorta di inversione di tendenza all'interno del mondo delle start-up. Solitamente sono le compagnie di vecchia data che inglobano i nuovi arrivati, ma in questo caso sta avvenendo proprio l'opposto. Nonostante non siano stati discussi i termini degli accordi fra le due realtà, Caledonia Investiments ha ceduto recentemente la sua quota del 20% per circa 24 milioni di sterline, quindi l'intero accordo potrebbe essere superiore ai 150 milioni di euro.
Atkins manterrà una quota significativa di B&W e rimarrà il CEO della joint venture, con Yu che servirà in qualità di presidente esecutivo. Nessun licenziamento sui 1100 dipendenti della società è stato pianificato, con anche l'attuale line-up di diffusori audio di B&W che rimarrà inalterata.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImmagino che adesso smetteranno di produrre speaker classici e si concentreranno sulle minkiate iperconnesse, io continuero' a godermi le mie CM9 S2 cablate ad un marantz PM6005, alla faccia delle cagate smart e multiroom.
Devono aver speso un occhio della testa perchè la strutture e il reparto R&D che hanno sono qualcosa di allucinante, è davvero un colosso dell'audio, il primo in inghilterra e uno dei primi al mondo... se non il primo
.
veramente il settore dell'audio di qualità è in [U]fortissima crisi[/U], e non è solo una questione economica, seppur sia sicuramente buona parte della causa, ma anche "culturale". Mentre un tempo le gradi superfici offrivano anche prodotti audio di qualità, pur sempre di fascia consumer, e di vari marchi, ora vedi nella maggior parte dei casi solo mini impianti compatti stra economici e 4 componenti economicissimi separati di fascia ultra entry level ad andar bene, eppure... li accanto noti senza "pudori" pannelli TV da 75" e 5-6000euro...ergo è anche una questione di disinteresse...a ben vedere, o meglio sentire, non aveva/ha neppure senso investire in catene di riproduzione particolarmente performanti: la qualità media delle incisioni fa veramente defecare a causa della fortissima compressione dinamica voluta, non si sa perchè, dalle major del mondo musicale, cosa che rende i suoni oltre che irrealistici nella dinamica dei singoli strumenti, anche molto sporchi e impastati alle frequenze mediolte. Sono pochissime le etichette audiophile che producono dischi incisi a dovere, solo che a non tutti piace il jazz, la classica o qualche altro genere di nicchia...
Non ero assolutamente al corrente della crisi del hifi, deve essere l'ennesima vittima del made in china con etichette altisonanti come audio HD, super bass, hi res, airplay, aptx e cazzate varie.
Vabbé ce ne faremo una ragione, vedo tanta gente comprarsi le casse wifi bose e marshall che ho provato personalmente e che trovo RACCAPRICCIANTI, ma é vero pure che l'industria musicale ormai produce solo merda.
Per tanto tempo faro' ancora parte di quella nicchia di gente che ascolta dischi di 10/20 anni fà su impianti "vecchia generazione"
Immagino che adesso smetteranno di produrre speaker classici e si concentreranno sulle minkiate iperconnesse, io continuero' a godermi le mie CM9 S2 cablate ad un marantz PM6005, alla faccia delle cagate smart e multiroom.
ma sono un punto di riferimento nel settore, non credo che la smantelleranno come fece kenwood con infinity. b&w e' una forza nel settore e anche se non mi sono ben informato non mi risulta sia in difficolta' di bilancio, anzi.
C'è sempre un perchè... (vi consiglio di leggere anche alcuni link delle note a fondo pagina, parlano di alcuni aspetti interessanti). In sostanza hanno capito che più qualcosa suona forte più attira persone.. come le disco i club etc
Vabbé ce ne faremo una ragione, vedo tanta gente comprarsi le casse wifi bose e marshall che ho provato personalmente e che trovo RACCAPRICCIANTI, ma é vero pure che l'industria musicale ormai produce solo merda.
Per tanto tempo faro' ancora parte di quella nicchia di gente che ascolta dischi di 10/20 anni fà su impianti "vecchia generazione"
secondo me non è colpa del made in china etc etc... ma dipende più che altro dal fatto che gli amanti del genere, una volta comprate delle casse di buon livello, difficilmente le cambieranno a breve. Anche se esce una nuova versione. Conosco chi ha 801 e 802, e so per certo che se le porterà nella tomba. Poi si passa a nuovi acquirenti che come esigenza hanno tipo "quale impianto HT con max 400€?'
Ecco che marchi come B&W possono avere fasi di crisi.
ps. pure io ho CM9 (versione 1) collegate a elettroniche Krell, e a meno di vincere qualche lotteria resteranno al loro posto moooooolto a lungo
meglio cosi
B e w ormai faceva prodotti scarsi,preferisco le AD che fanno a Brogliano/Castelgomberto dove fanno una produzione artigianale di altissima qualità,ho visitato la fabbrica e conosciuto il titolare (persona molto competente e cortese) e anche lui era del parere che le B e W erano diventate troppo "commerciali" come suono.Ormai l'alta fedeltà è roba da archeologi,pensate che c'è gente convinta che le bose suonano in modo eccellente e che sia la migliore marca in assoluto.Mission,Infinity,logan martin e altri saranno studiate dagli archeologi moderni come prodotto del leggendario homo acusticus!Se parli di Bose con un audiofilo ti sputa in bocca, sono buoni prodotti ma assolutamente commerciali e comunque bose ha dei brevetti e fà dei concept molto particolari, di speaker "classici" ne fanno giusto un modello ad un prezzo quasi popolare.
A me il sound di bose non dispiace in generale, ma devo ammettere che é molto "colorato" e un purista di certo storce la bocca per quella presenza di bassi un po' troppo ingombrante.
Ho avuto il companion 5 per la sala dove avevo il computer ed attualmento ho il soundlink mini, due prodotti che onestamente ho trovato e trovo eccezionali, di certo non da audiofilo sia chiaro.
B&W produce casse dalle finiture high-end con prezzi che arrivano ad oltre 4.000 euro per una coppia di colonne, poi come tutte le casse bisogna vedere a cosa le coleghi, che musica ci ascolti e cosa apprezzaz il tuo orecchio, l'ascolto é sempre soggettivo.
Ho l'impressione che l'80% della gente abbia le orecchie foderate di coppa, tempo fà un collega mi racconta di aver preso un cassone blutooth della marshall di cui era entusiasta per il sound incredibile che riusciva a produrre, ci ho ascoltato un paio di dischi collegando lo smarthpone con un cavo jack e sono rimasto di sasso, suono impastatissimo e piu' provi ad equalizzarlo e peggio é, una roba che per me non vale manco 100 euro e che ha pagato 400.
Al giorno d'oggi si compra tutto in base alle review ( spessissimo false ) e ci si convince pure che il prodotto acquistato sia valido perché 120 persone hanno messo 5 stelle, mi chiedo la gente che mette 5 stelle ad un marshall woburn su che cazzo di sistema ascoltasse la musica il giorno prima
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