Bonus TV 2022: ecco come funziona, quali sono i requisiti e come richiedere i 130€ di sconto
Volete cambiare la TV risparmiando? Il nuovo Bonus TV 2022 vi permette di farlo grazie allo stanziamento da parte del Governo di oltre 68 milioni di euro per uno sconto individuale che può arrivare fino a 130€ sul nuovo acquisto.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 03 Gennaio 2022, alle 12:11 nel canale Audio Video
197 Commenti
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La mia tv è collegata tramite lan, su di essa vi è una mail [email]xxxx@gmail.com[/email] usata solo per questo, e vi sono installati solo kodi, netflix, youtube, raiplay e mediaset.
Possono sapere che 151.145.2.34 / [email]xxxx@gmail.com[/email] usa queste app, e se fanno un lan scan i nomi dei dispositivi collegati alla rete, ma a che scopo ?
Non capisco che utilità può avere sapere che ho un pc chiamato pippo e uno pluto (ad esempio).
Se il gps è attivo, lo sanno, nperf che uso sul cellulare lo usa e identifica esattamente dove sono.
Se non c'è come nel caso delle tv, al limite possono fare un whois sul tuo ip che ad esempio nel mio caso dice che sono a milano.
E solo persone un po' più skillate/smanettone disattivano tutto (ed in generale questo non basterebbe neanche, visto che in ogni caso non ci si può fidare di software para-proprietario). Basta vedere quanta roba ti attivano di default.
Quando chiedi alla TV di accendersi, in realtà non lo chiedi alla TV ma al dispositivo Amazon/Google. Quello poi "passando per internet" comunica la richiesta alla TV tramite l'applicazione correlata, che si occupa di accenderla.
Questo poi in soldoni cambia poco: che tu abbia il microfono sulla TV o meno, per usare certe funzionalità deve essere connessa ad internet. E qui si torna al discorso che basta sconnetterla da internet.
Poi sono d'accordo che il punto è che io debba poter collegare tutto quel che voglio e al tempo stesso essere sicuro che non mi venga recuperata alcun tipo di informazione fino a quando non decido IO esplicitamente di volerlo fare.
Il problema di fondo è che è una cosa data per scontata (nel senso che i produttori la inseriscono di default e senza dirti nulla).
Io non la chiamo paranoia, e trovo da asilo definirla come tale.
peraltro, come già detto detto warduck, su un forum tecnico ci si aspetterebbe di avere a che fare con meno casalinghe di voghera che "ma io accendo la scatola magica e guardo netflix, cosa succede non mi interessa". E poi ci si offende se si dice beeeeee....
Se sei un idealista che fa una campagna contro certe dinamiche per questioni di principio posso anche essere d'accordo. Ma se il tuo problema è quello che ti rubano le tue informazioni, puoi tranquillamente comprarti anche la TV più futuristica del mondo, basta non connetterla.
Semmai il problema sorge nel momento in cui tutta la produzione televisiva (e ci stiamo arrivando) girerà su internet. In quel caso la connessione è necessaria, a meno di non andare di soli BR/DVD o di pirateria scaricando film di vario tipo.
La mia tv è collegata tramite lan, su di essa vi è una mail [email]xxxx@gmail.com[/email] usata solo per questo, e vi sono installati solo kodi, netflix, youtube, raiplay e mediaset.
Possono sapere che 151.145.2.34 / [email]xxxx@gmail.com[/email] usa queste app, e se fanno un lan scan i nomi dei dispositivi collegati alla rete, ma a che scopo ?
Non capisco che utilità può avere sapere che ho un pc chiamato pippo e uno pluto (ad esempio).
Nella frase che mi hai quotato (e che non ho scritto casualmente in quel modo) ho parlato genericamente di "informazioni", non di geolocalizzazione.
Se non c'è come nel caso delle tv, al limite possono fare un whois sul tuo ip che ad esempio nel mio caso dice che sono a milano.
Io non ho scritto che possono geolocalizzarti come meglio credono. Ho detto che se possono sapere dove abiti, è irrilevante che sia tramite geolocalizzazione o altro sistema (e non necessariamente tecnologico, a dirla tutta). E bada bene: il mio discorso era generico, non specifico alla TV.
Poi ritengo del tutto improbabile che qualunque dispositivo connesso raccolga qualunque tipo di informazione e in continuo, ma per motivi meramente economici e tecnici.
Anch'io parlavo di informazioni, non di geolocalizzazione.
Quella era nella seconda parte del messaggio.
Appunto quello che ho scritto io !
(italiano questo sconosciuto?)
Chiunque, ripeto, può sapere dove abiti e cosa hai intestato, anche se non ti connetti a internet e hai tutti i cavi di rete scollegati.
Basta il numero di targa della tua auto, che è pubblico da secoli. Da lì poi con nome e cognome si fanno tutti i cazzi tuoi.
Benvenuti nel club della finta privacy...
Sono curioso: cosa hai "presupposto" dalla mia frase e in particolare con quello che hai quotato in grassetto? Sai, me lo chiedo perchè al di là del fatto che vorrei sapere fin dove arriva la tua supponenza nonchè strafottenza nel rispondere a ME (ti ricordo che hai quotato a ME) a ben vedere ho scritto una cosa ovvia. Se posso sapere dove abiti con metodi alternativi alla geolocalizzazione, anche fossero solo per dati che ho fornito e che in qualche modo sono venuti in possesso di una data entità (persona, ente, azienda), quello che conta è avere avuto le informazioni in essere, non il modo.
[SIZE="1"][I][COLOR="Blue"]Oltre, ma credo sia ovvio, a sapere se è stata una mia scelta "libera e consapevole" dare tali informazioni, e in che modo certe informazioni possano essere necessarie nel contesto nel quale ci troviamo. Ma non mettiamo troppa carne al fuoco, mi sembri già confuso abbastanza.[/COLOR][/I][/SIZE]
Il che, ma qualunque persona dotata di un QI normale ci arriverebbe, non implica il pensare che esiste un modo per recuperare tali informazioni anche quando non esiste. Per cui dimmi: cosa trovi di sbagliato, o ingenuo, o tecnicamente impossibile, nel concetto che ho esposto?
Oppure vuoi dirmi che scrivevi a ME (hai quotato ME, per cui stai parlando a ME, e se non specifichi diversamente stai ovviamente facendo riferimento a ME) per evidenziare il pensiero presumibilmente sbagliato di altri, di conseguenza dimostrando che neanche conosci le regole basi di comunicazione su un forum? Illuminami.
Se proprio vogliamo poi fare analisi logica del testo (cosa di cui tu sembri difettare) è più interessante discutere su quello che hai scritto tu. Ad esempio su un'analisi approfondita del tuo concetto di privacy e il suo funzionamento, sottintesa dalle tue parole su cui sia chiaro non spenderò neanche un secondo a scrivere mezza riga dato che non perdo tempo in una discussione con gente supponente che estrapola messaggi mai proferiti dai commenti altrui solo per imbastire una risposta per darsi una ragione sopra gli altri.
Oppure si potrebbe analizzare il fatto che con l'ultima affermazione del "club della finta privacy" presupponi ad un mio modo di pensare che oltre ad essere del tutto errato non ho mai espresso, nè enunciato e neanche lasciato vagamente intendere.
Anzi, considerando la stessa frase che mi hai quotato quest'ultima affermazione è addirittura in contrasto; in pratica stai dicendo che sono convinto di una cosa e il contrario di essa. Sebbene sia comunque errato, era più logico scrivere che sono un complottista e/o paranoico.
Se vuoi quotarmi, prima LEGGI, poi COMPRENDI e solo dopo RISPONDI. Altrimenti evita di quotarmi e poi digitare tasti a caso sulla tastiera.
E chi li vuole gli "assistenti virtuali"? Sono semplicemente cose di cui non si sente un reale bisogno, come molta altra fuffa big-tech (il cui bisogno è stato creato a tavolino) che la gente ormai ritiene indispensabile per la propria vita.
L'addestramento poi è duale: da un lato si addestrano le IA, dall'altro i cittadini (a non usare più il loro cervello e a diventare schiavi di questa roba, già vediamo i primi effetti oggi, ma è un discorso lungo e off-topic).
Il mercato ha determinato che tante persone sono interessate a questa tecnologia e infatti spendono dei soldi per acquistarla.
Inoltre si studia tantissimo nelle università e nei centri ricerca delle aziende (ho diversi colleghi freschi di studi con tesi su questi argomenti)
In molti campi sono utili: persone con disabilità (lo ha già scritto qualcuno), in altri contesti semplicemente comode. Io non mi ci trovo molto ma non significa che tante persone lo trovino utile.
Non vedo perchè tu debba definire un "depensante" uno che invece di premere un tasto esegue un comando vocale. Sempre interazione uomo-macchina è.
Certo esistono vie di mezzo, tipo Tor, chi è veramente paranoico usa quello, di certo non me ne frega nulla se devo postare su HWUpgrade.
Per tutto ciò che può essere delicato e sensibile esistono le VPN.
Il problema lo si vedrà (e già parzialmente si sta vedendo) quando lo Smart Working sarà diffuso e la gente lavorerà da casa.
e grazie al piffero...
quando lavoro è un altro discorso.
da noi la vpn è stata abbandonata perchè ritenuta non sufficientemente sicura
veramente per averla devi pagare un paio di deca in più...
che poi ci si senta degli idioti a dire "metti su canale 5" con il telecomando in mano perfettamente d'accordo
questo è vero.
però è anche vero che i programmi di voice recognition off line spesso e volentieri sono delle capre.
Mi ricordo dragon dictate; pesante in termini di dimensioni, richiedeva un training per riconoscere l'inflessione dell'utente e, nonostante tutto, se andavi troppo veloce o c'era rumore di fondo, si impappinava.
vero è che si parla di anni fa e che le nuovi versioni sono più performanti (credo, almeno) vero anche che però si parla di un paio di giga di programma e di cpu un tantino più performanti di quelle di uno smartphone
ricordatelo, quando un pinco palla chiunque puo', a partire dal tuo codice fiscale, sapere quali sono le tue proprietà immobiliari.
francamente a me è una cosa che mi da più fastidio che non fare sapere a google dove cavolo sono andato domenica scorsa.
sempre che a google davvero gliene freghi, oltretutto.
mi ricorda un po' la compagna di classe cesso che nessuno se la filava.
e che però se le tirava come se fosse una gnocca da paura
Non vedo perchè tu debba definire un "depensante" uno che invece di premere un tasto esegue un comando vocale. Sempre interazione uomo-macchina è.
nel mio televisore si deve comunque premere un tasto e poi dare il comando vocale
volevo sperimentare tale funzione ma alla fine noto che è praticamente inutile quindi credo che la disattiverò
quando lavoro è un altro discorso.
da noi la vpn è stata abbandonata perchè ritenuta non sufficientemente sicura
Perché non ci si poteva fidare delle macchine dei dipendenti, dei dipendenti o del software che implementa la VPN?
che poi ci si senta degli idioti a dire "metti su canale 5" con il telecomando in mano perfettamente d'accordo
Ho un TV Sony con Android TV e il telecomando dispone di microfono per interagire con l'assistente vocale Google, che ho prontamente disattivato dal pannello.
però è anche vero che i programmi di voice recognition off line spesso e volentieri sono delle capre.
Mi ricordo dragon dictate; pesante in termini di dimensioni, richiedeva un training per riconoscere l'inflessione dell'utente e, nonostante tutto, se andavi troppo veloce o c'era rumore di fondo, si impappinava.
vero è che si parla di anni fa e che le nuovi versioni sono più performanti (credo, almeno) vero anche che però si parla di un paio di giga di programma e di cpu un tantino più performanti di quelle di uno smartphone
Nel corso degli anni le tecnologie per lo speech recognition si sono evolute e adesso si adottano modelli di deep learning i cui risultati sono molto buoni. Una eventuale soluzione offline potrebbe contare su reti neurali già addestrate. Chiaramente modelli più sofisticati e completi richiedono più spazio, cosa che magari su PC tradizionali può anche essere tollerabile, ma su dispositivi mobile ed embedded di meno.
francamente a me è una cosa che mi da più fastidio che non fare sapere a google dove cavolo sono andato domenica scorsa.
sempre che a google davvero gliene freghi, oltretutto.
Ma infatti non è che uno si può fidare più di tanto della pubblica amministrazione Italiana da questo punto di vista. Diciamo che riguardo i temi di sicurezza e privacy dei sistemi informatici siamo indietro di almeno 10 anni (altro che digitalizzazione, serve più che altro un miracolo ).
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