Addio Lou Ottens, inventore delle mitiche musicassette

Addio Lou Ottens, inventore delle mitiche musicassette

Lou Ottens, ingegnere Philips inventore della musicassetta, è deceduto nei giorni scorsi all'età di 94 anni. A lui dobbiamo un prodotto che per 40 anni ha tenuto banco nel mondo dell'elettronica di consumo con 100 miliardi di unità vendute.

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Audio Video
 
27 Commenti
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pipperon11 Marzo 2021, 16:22 #21
Originariamente inviato da: randorama
tuttavia penso non ci sia storia; un mediocre lettore mp3 suona meglio di un buon impianto.


dipende cosa intendi con "buon impianto" e "mp3".

Se parliamo di un banale deck 3 testine, senza entrare nei dual capstan, se l'impianto e' sotto i 3000E non e' che senti una differenza, anzi l'MP3 e' meglio che sia con un bitrate molto elevato...

Anni fa che "bastava fosse CD" e i furboni comparavano impianti da odierni 600E con un CD da 1200E perche "senza cd si sente male" per i miei amici feci una demo in cieca e nessuno riusciva a sentire la differenza fra un close capstan e un CD, neppure con ampli rinomati e delle JBL L96 o delle canton plus S+C. Se poi scendevi alle italiane come chario bastava un vecchio deck superbase.

quello che, secondo me, ha dato nuova linfa ai 33 giri è la "sacralità" delle predisposizione all'ascolto.


e' come il portellone motorizzato sul doblo' che lo mostri al vicino spacciandolo per auto.

Originariamente inviato da: demon77
Già si sentivano con la cassetta nuova di pacca, figuriamoci dopo qualche giro..
Sicuramente una buona cassetta su un buon sistema aveva una resa del suono di tutto rispetto ma direi che il CD resta comunque migliore


Diciamo che spesso il peone voleva 2 registratori al prezzo di uno solo e, mi raccomando, doppia velocita' e lucine!
Normale che i doubledeck fossero come i tv 4k HDR al prezzo di un 576: ignobili.


Originariamente inviato da: piwi
Mi ricordo di nastri originali che suonavano peggio di quelli registrati;


diciamo che sugli originali ti do ampiamente ragione. In italia, un paese senza cultura, i discografici usavano attrezzature mal tenute e supporti veramente ignobili.

Ricordo che le cassette (anche video) non vengono scritte con una testina, ma vengono copiate da un master simmetrico facendole volare a pochi centesimi da esso e portati alla temperatura di curie.
Scarsita' di materiale umano (cultura again) nella gestione ipercreitica del macchinario e eccesso di penostita' dei supporti (tanto l'itaGiano la compra comunque essendo sculturato) creavano la nostrana cassetta "originale" idonea solo ad essere usata come fermaporte.

pellicole incastrate nella puleggia del registratore;
lettori che non riuscivano a "tirare" alla giusta velocità i nastri da 120 minuti ...
registratori che magnetizzavano a qualità infime,
la circolazione di copie di copie di copie di copie praticamente inascoltabili,


Questo non era perché la cassetta faceva schifo, e' perche TU compravi schifo.
i nastri da 120 usano un supporto piu' leggero e necessitano di un guscio particolare. Certo che se prendi una cassetta cinese d poco.... magari tirata da un gruppo frizione che scivola perche fatto con una molla che gira sulla plastica non e' che puoi pretendere, avrai anche un WoW&flutter elevatissisimo.
La magnetizzazione, per esempio, e' una curva complessa e deve essere rispettata dal registratore e dalla cassetta. Certo che se cerchi economia va bene per il parlato, ma per la muscica...
Se prendi una cassetta al cromo costa (basf). Se prendi una casseta con scritto cromo ma costa coma una normale non ti viene il sospetto che ci sia qualcosa che non va?
Se poi la cassetta e' di marca indefinita o il marchio le consiglia solo per il parlato, forse, non e' un problema del sistema.

i CD che duravano quei due minuti di troppo e dovevo procurarmi una rara e costosa cassetta da 64 ...

Le tdk da 64 e 74 costavano meno delle 90. Non mi pare "costoso".

Ma forse volevi che costassero come le 60, neppure uno sgheo in piu'...
Oppure usavi cassette marca "marcion" che costavano meno della sorpresina kinder e passare ad una TDK per musica o una BASF era insopportabile?

Il fatto che la curva di prematizzazione e come viene inciso un nastro conta parecchio.
Del resto anche fra i lettori MP3 ci sono affari che non hanno una risposta adeguata.
Quello che e' cambiato e' che un'equalizzatore NAB decente all'epoca costava 100E equivalenti, oggi costerebbe 1E perche' i chip sono diffusi ed evoluti e perche viene montato da cinesi.

Con questo non dico che la cassetta sia meglio del CD, mai detto nulla del genere, la differenza e' notevolissima e su un'impianto di rago si sente eccome.

Pero' chi ha avuto esperienze cosi' esageratamente tragiche non incolpi il formato, incolpi se stesso.
randorama11 Marzo 2021, 18:38 #22
rimettiamo giù semplice perchè altrimenti ci avvitiamo in loop.

un lettore MP3 che costa 100 suona meglio che non un registratore a cassette che costa gli stessi 100.
ora... ammetto di non avere mai avuto velleità audiofile tali da richiedere un esborso di 5000 anzichè 100 ma non mi stupirei se il rapporto qualitativo rimanesse invariato

poi va da sé che un deck technics di fascia alta dà la merda a un mp3 trevi.

rimane il fatto che, gli mp3 di 20 anni suonano ancora come allora e lo faranno in secula seculorum; le mie cassette (anche quelle originali, compresa qualcuna di importazione) di 25 anni fa fanno ormai abbastanza schifo...
piwi11 Marzo 2021, 19:39 #23
Originariamente inviato da: pipperon

diciamo che sugli originali ti do ampiamente ragione. In italia, un paese senza cultura, i discografici usavano attrezzature mal tenute e supporti veramente ignobili.


Negli anni '90 ero uno studente squattrinato : compravo quello che potevo permettermi; i nastri li acquistavo per buona parte usati. Andavo in un qualche mercatino, adocchiavo bustoni di cassette, selezionavo con la santa pazienza quelle che sembravano - e, in gran parte, erano - tenute meglio e/o di una certa qualità, alcune le conservavo così com'erano - avevo con me un walkman per le dovute prove - le altre, di cui non m'interessava il contenuto, andavano a riscrittura. Un anno comprai il registratore, un anno il tuner (usato), un anno il lettore cd, un anno l'equalizzatore (usato), amplificatore e casse erano stati messi - poco spontaneamente - a disposizione dal genitore. Di meglio non ho potuto fare, registravo e riascoltavo anche in Dolby C (mai capito bene come funzionasse, ma il rumore di fondo scendeva) e facendo attenzione al volume di registrazione, era già tanto rispetto la media dell'epoca.

Dunque, come nastri cercavo ed usavo prodotti Sony e TDK, possibilmente al cromo, per le registrazioni cui tenevo di più; il taglio da 120, piuttosto raro, usato non si trovava - se non vecchissime BASF ormai inaffidabili - e non ricordo, nei negozi versioni al cromo. Quindi, scelta obbligata, Sony HF (poche) e TDK-D (molte); finì che lo abbandonai.

Circa le cassette originali, la mia domanda era, se nastri al cromo o al metallo garantivano un ascolto con buona riduzione del fruscìo, perchè non erano usati negli originali ? Costavano anche ventimila lire, non li regalavano. Erano dichiarati registrati con Dolby B, ma non con pellicole speciali.
pipperon11 Marzo 2021, 22:08 #24
Originariamente inviato da: randorama
...poi va da sé che un deck technics di fascia alta dà la merda a un mp3 trevi.
.


certo. Anche di fascia media. la facia alta e' roba che ancora oggi e' dura da eguagliare.

Devi anche mettere nell'equazione del crollo dei costi dell'eletttronica.
Una CPU come quella dentro nell'MP3 trevi all'epoca costava come 2 deck.
Un lettore portatile di qualita' non costava poi una cifra drammatica, certo piu' di oggi un lettore, ma non cosi' tanto.
Un buon DA alimentato bene (essenziale!) non costa meno di 50E un prodotto finito almeno il triplo piu' memorie.
e un lettore nastri ben fatto con i costi odierni costerebbe certo di piu', ma non cosi' tanto e non sarebbe cosi' lontano, per quanto inferiore.

rimane il fatto che, gli mp3 di 20 anni suonano ancora come allora e lo faranno in secula seculorum; le mie cassette (anche quelle originali, compresa qualcuna di importazione) di 25 anni fa fanno ormai abbastanza schifo..


la conservazione non e' certo il fare dei nastri, pero' ne ho di 30 anni almeno che non son malaccio.

Per capire cosa fa un deck HiFi di fascia alta, non HiEnd come un dragon o un 1000 che sono macchine straordinarie e fuori scala anche di prezzo.

Technics RS-B905, neanche il top dei top della marca.

Frequency Response: 20Hz to 22kHz (±15 dB)
Signal to Noise Ratio: 92dB
dynamic 110dB
Wow and Flutter: 0.04%

gia' da questi numeri capiamo che il sistema e' notevole e un lettore mp3/cd in grado di competere non costano proprio 2 soldi.
i lettori portatili di sony non erano molto da meno a costo di un W&F piu' alto per via dei motori a trazione diretta e una dinamica decisamente piu' contenuta per i costi dell'elettronica dell'epoca.

Ovvio che oggi e' tutto semplicemente assurdo da usarsi.
chi dice che ha una qualche utilita' residua che non sia l'ascolto di cassette vecchie va messo con gli amanti del vinile nella fossa della derisione.

Questo non toglie ch con un prezzo onesto le vecchie attrezzature davano prestazioni di tutto rispetto.... salvo non si volesse, come accade ancora oggi, troppe etichette con un prezzo incoerente.
pipperon11 Marzo 2021, 22:44 #25
Originariamente inviato da: piwi
Un anno comprai il registratore, un anno il tuner (usato), un anno il lettore cd, un anno l'equalizzatore (usato), amplificatore e casse erano stati messi - poco spontaneamente - a disposizione dal genitore.


facevano tutti cosi'.
un impianto di razza ancora oggi non e' proprio regalato e grossomodo costa le sesse cifre.

registravo e riascoltavo anche in Dolby C (mai capito bene come funzionasse, ma il rumore di fondo scendeva)


Il dolby, del compianto Ray, fizionava cosi'.
il B in registrazione operava una curva in registrazione e poi andava ascoltato con il B attivo che "toglieva" al curva.

Il dolby C operava con una curva piu' complessa e permessa dall'elettronica migliore di quella degli anni 60. In oltre di fatto operava anche una compressione/espansione dinamica.

Questo vuol dire che non potevi usare il dolby C se poli il riproduttore non possedeva il coso e che DOVEVI scriverlo sulla cassetta.

Infine il mio preferito il DBX che operava sulla dinamica, il fatto che il pubblico manco capiva cosa fosse il dolby: vi erano imbecilli che registavano in dolby C e ascoltavano su riproduttori (es auto) senza dolby C e se lo facevi notare si incazzavano perché "con il C si sente meglio" come diceva la pubblicita'.
Non ricorda gli alfieri dei TV 4K su questo forum?
Si vede da schifo ma si vede meglio?


" e facendo attenzione al volume di registrazione, era già tanto rispetto la media dell'epoca. "

Il volume di registrazione, fra l'altro, e' essenziale per il funzionamento dei compressori, superare il +3 e' sventura.

Poi comunque e' meglio avere il dolby HX che invece influisce sulla pre magnetizzazione re non e' un riduttore di rumore.

Infine sarebbe d'uopo regolare a mano la stessa per il tipo di cassetta che si vuole adoperare, o tramite il pomenllo sul frontale o tarando il deck aprendolo per quel modello di nastro.


Dunque, come nastri cercavo ed usavo prodotti Sony e TDK, possibilmente al cromo, per le registrazioni cui tenevo di più

le sony erano fra le peggiori cassette e non faceva cromo, ma erano ferro con una spruzzata di cobalto (mi pare). Le TDK erano un po e un po'.
solo la basf le faceva solo in cromo.
La differenza si sente.

Quindi, scelta obbligata, Sony HF (poche


tremende

e TDK-D (molte); finì che lo abbandonai.


meglio ma non di molto.
Le basf costavano quasi uguale ma erano un'altro pianeta.


Circa le cassette originali, la mia domanda era, se nastri al cromo o al metallo garantivano un ascolto con buona riduzione del fruscìo, perchè non erano usati negli originali?


Per 2 motivi:
costi, un vero cromo costa circa il doppio/triplo.
compatibilita', un nastro al cromo (o meglio al metal) ha una curva NAB diversa e sui riproduttori di medda che non hanno piu' curve si sentono peggio. Hai notato che le cassette hanno dei buchi sopra a seconda del materiale?

Comunque alcune etichette hanno usato cromo e metal, certo non quelle che tiravano la versione dell'epoca di sfera e bbasta.
Io avevo una cassetta originale dei pink&floyd al metal arrivata per vie traverse (da pioneer forse?) di una tiratura inglese.

Per la cronaca l'audio VHS rettilineo e' in dolby B, come le versioni Hi di alcune videocassette usano il C.

PS
Le VHS dovrebbero essere al cromo.
Adesso hai capito perche molte erano di medda e perché una cassetta decente costava una botta.
piwi11 Marzo 2021, 23:25 #26
Eh si. Mi ricordo i buchi, certamente; di fianco alla tacca di protezione per il cromo, in prossimità del centro del nastro, per il metallo. Uno standard, immagino, per registratori in grado di far selezione automatica con sporgenze ad incastro. I miei dispositivi, però, prevedevano la selezione manuale. Circa il rec-level ... lo ritenevo uno strumento fondamentale per compilations ed incastri tra brani, copiavo tra due registratori distinti e lo utilizzavo per evitare di avere un brano ad un volume ed un brano ad un altro.

Le cassette registrate in Dolby C, ascoltate senza riproduttore idoneo, portavano una innaturale esaltazione dei toni alti, se non ricordo male.

Dove serviva, comunque, riuscivo a seguire la catena. Anche il "walkman" per parecchio tempo è stato un registratore stereo Aiwa con radio digitale, autoreverse e Dolby B-C. Poi l'ho riposto ... e quando, dopo anni lo ripresi dalla scatola ... stecchito ... !

Per tante cose si andava ad orecchio, non c'era internet ... e la teoria rimaneva sconosciuta. Bisognava provare !
pipperon12 Marzo 2021, 00:19 #27
Originariamente inviato da: piwi
a il rec-level ... lo ritenevo uno strumento fondamentale per compilations ed incastri tra brani, copiavo tra due registratori distinti e lo utilizzavo per evitare di avere un brano ad un volume ed un brano ad un altro.


il rec level e' ancora oggi essenziale.
Se ieri oltre lo 0 avevi una distorsione quadratica (e altre cose brutte) e sotto avevi piu' rumore e meno dinamica, in digitale sotto e' uguale, sopra sono caxxi.


Le cassette registrate in Dolby C, ascoltate senza riproduttore idoneo, portavano una innaturale esaltazione dei toni alti, se non ricordo male.


veniva un gran disastro, non solo per le alte. LA curve era dipendente dai livelli e qundi suonava pure compressa.

Dove serviva, comunque, riuscivo a seguire la catena. Anche il "walkman" per parecchio tempo è stato un registratore stereo Aiwa con radio digitale, autoreverse e Dolby B-C. Poi l'ho riposto ... e quando, dopo anni lo ripresi dalla scatola ... stecchito ... !


aiwa aveva la fascia bassa che era molto delicatina e la fascia alta che era un rebrand dei prodotti sony. Spesso i walkman erano sony con un contenitore diverso.


Per tante cose si andava ad orecchio, non c'era internet ... e la teoria rimaneva sconosciuta. Bisognava provare !


per tante cose i manuali istruzione erano parecchio precisi. Spesso bastava leggerli.

Inoltre avevamo la fortuna di avere una rivista che ancora non era partita per la tangente, audioreview.
Costava cara ma ogni tanto tirava fuori articoli che ancora oggi sono pietre miliari.
Per esempio aveva sviluppato un grafico che con un singolo colpo d’occhio potevi capire se l'ampli era un bidone e con alri 4 capivi se era un ampli ottimo.
oggi il 99% dell'audio non passerebbe neppure d lontano quella roba.

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