3 TV 55 pollici a confronto: LG Super UHD 55SK8500, TCL Xess X2 U55X9006 e Sony XF90 KD-55XF9005
Quella dei 55" è una fascia interessante perché unisce spesso qualità e prezzi accessibili e in questo segmento la scelta per i consumatori è davvero ampia. Abbiamo avuto modo di provare tre modelli che in questo natale potrebbero essere molto appetibili, per caratteristiche tecniche e street price. Posizionati di listino tra i 1.299€ e i 1.499€ i TV LG Super UHD 55SK8500, TCL Xess X2 U55X9006 e Sony XF90 KD-55XF9005 si trovano sul mercato con prezzi a partire da circa 900€.
di Redazione pubblicata il 18 Dicembre 2018, alle 16:41 nel canale Audio VideoTCLHDR4KSmart TVLGSony
Da quando il tubo catodico ha lasciato spazio ai pannelli piatti, abbiamo visto le diagonali degli schermi dei televisori crescere costantemente e oggi non è raro trovare anche nei negozi TV che superano i 75". Le varie ricerche di mercato parlano chiaro: oggi è la fascia attorno ai 55" quella che fa la parte del leone e su cui puntano consumatori e produttori. Si tratta di pannelli molto ampi rispetto a quelli a cui eravamo abituati fino a pochi anni fa, ma che trovano ancora spazio abbastanza facilmente nelle case normali, senza costringere le famiglie a rivedere completamente l'arredamento del salotto per fare spazio al televisore.
Quella dei 55" è una fascia interessante perché unisce spesso qualità e prezzi accessibili e in questo segmento la scelta per i consumatori è davvero ampia. Abbiamo avuto modo di provare tre modelli che in questo natale potrebbero essere molto appetibili, per caratteristiche tecniche e street price. Posizionati di listino tra i 1.299€ e i 1.499€ i TV LG Super UHD 55SK8500, TCL Xess X2 U55X9006 e Sony XF90 KD-55XF9005 si trovano sul mercato con prezzi a partire da circa 900€.
Si tratta di TV 4K HDR, ognuna con uno stile particolare. Sony XF90 punta sulla tecnologia Triluminos per spremere il meglio dal pannello, TCL si affida a uno schermo QLED e LG alla sua tecnologia NanoCell: in tutti e tre i casi alla base delle tecnologie troviamo nanoparticelle o fosfori che 'purificano' lo spettro luminoso emesso dalle lampade di retroilluminazione massimizzando l'emissione dei colori fondamentali e minimizzando le sovrapposizioni nello spettro.
Sono diversi i vantaggi di questo tipo di tecnologie. Utilizzando uno strato di quantum dot (creato dalle nanoparticelle) tra la retroilluminazione e il filtro a cristalli liquidi è possibile utilizzare fonti luminose più semplici ed economiche, che non devono per forza emettere un bianco perfetto. Inoltre con le nanoparticelle è possibile sfruttare al meglio l'efficienza della lampada, utilizzando fosfori ottimizzati per il suo spettro di emessione. Inoltre lo spettro in uscita offre colori più puri, più facili da filtrare per i cristalli liquidi e soprattutto filtrabili con meno perdite. Il risultato è quello di avere immagini brillanti, buona luminosità e colori vibranti. Per ottimizzare il contrasto tutti i modelli offrono illuminazione LED posteriore diretta con Full Array Local Dimming, una soluzione molto più efficace di quella Edge LED, che vede le lampade poste solo nella cornice. Le tecnologie di local dimming regolano l'intensità della retroilluminazione in modo da seguire le zone di luce e ombra delle immagini, ad esempio spegnendo localmente i LED laddove l'immagine da riprodurre sia un nero profondo.
Qui di seguito analizziamo i tre televisori sotto tutti i punti di vista, con particolare enfasi sulle misure effettuate sui tre pannelli:
Sony XF90 KD-55XF9005
La serie XF90 si posiziona a ridosso dei TV LED top di gamma di casa Sony, quelli contraddistinti dalla targhetta Master Series e incarnati dai TV Sony ZD9. La serie XF90 è disponibile nei tagli da 49", 55", 65" e 75". Nato con Android 7 come sistema operativo, al momento in cui l'abbiamo provato ha ricevuto l'aggiornamento alla versione successiva del sistema operativo di casa Google, Android 7. Dal punto di vista del design il TV è molto semplice, con una cornice davvero ridotta che corre tutto intorno lo schermo e due piedini (agganciati al posteriore) sporgenti e divergenti alla base. Essi sono studiati nella forma per permettere l'alloggiamento della soundbar compatta di casa Sony HT-XF9000, dal design svasato. Il TV è leggermente più spesso della serie dell'anno scorso, per l'adozione del sistema di retroilluminazione diretta, ma la curvatura della zona posteriore non rende così evidente l'ingrossamento e il profilo laterale del televisore resta ben contenuto. Al posteriore il design è abbastanza pulito, con le zone delle connessioni in nicchie rettangolari ricavate nel guscio esterno e direttamente accessibili. Si perde il sistema di gestione intelligente dei cablaggi dei modelli precedente e un po' di eleganza estetica, ma le connessioni sono sempre a portata di mano senza dover rimuovere sportelli e coperture.
I cavi possono comunque essere fatti passare nelle cavità dei piedini per renderli invisibili dal frontale. A livello di interfaccia, il sistema operativo Android offre accesso a una miriade di applicazioni, ma soffre pesantemente sul fronte della reattività. La fase di accensione dura diversi secondi e i tempi di risposta ai comandi al limite dell'accettabile. Android 7 ha portato in dote Google Assistant, accessibile tramite il microfono sul telecomando. Purtroppo come avviene spesso, la versione in lingua italiana è un po' dura di comprendonio, poco flessibile e la sua utilità praticamente nulla. Il televisore supporta dall'arrivo sul mercato i formati HDR10 e HLG mentre per il supporto Dolby Vision e necessario un aggiornamento software. Sotto il profilo audio il TV si comporta bene, mantenendo una buona qualità ai normali livelli d'uso, anche grazie alla capacità automatica di adattare i settaggi audio al tipo di contenuto. Non gli si può chiedere troppo però in termini di volume massimo senza incontrare un abbassamento della qualità audio a causa delle distorsioni.
Sony XF90 KD-55XF9005 - Gamut Profilo Standard - clicca per ingrandire
Sony XF90 KD-55XF9005 - Gamut Profilo DCI - clicca per ingrandire
Sony XF90 KD-55XF9005 - Gamma Profilo Standard - clicca per ingrandire
Sony XF90 KD-55XF9005 - Gamma Profilo Cinema Esperto - clicca per ingrandire
Sony XF90 KD-55XF9005 - Fedeltà Cromatica Profilo Standard - clicca per ingrandire
Il gamut misurato del televisore Sony AF90 si dimostra essere quello meno esteso del lotto. Saturazione comunque buona, anche se inferiore a quella degli altri modelli misurati in questa analisi comparativa. Gamma molto buona, con un andamento regolare e aderente al riferimento 2.2 per una resa tonale corretta. Anche in questo caso troviamo dei grigi che iniziano ad uniformarsi dalla metà della scala in poi, con una prima parte su tonalità lievemente più fredde. Rispetto agli altri due televisori, però, questo Sony è quello che mostra il punto di bianco più corretto. Per quanto riguarda la fedeltà cromatica abbiamo invece un comportamento non esattamente preciso, ma come già detto trattandosi di un televisore è un aspetto non così fondamentale, dal momento che è più importante la saturazione e la vividezza dei colori rispetto alla loro precisione.
TCL Xess X2 U55X9006
'L’unico televisore QLED Android al mondo' - così si presenta TCL Xess X2. Si tratta di un TV che si stacca dalla massa sul fronte estetico e che punta a farsi notare, anche all'occhio, per la presenza di una folta schiera di altoparlanti nella zona frontale sotto lo schermo. Sono infatti ben 6 gli altoparlanti del sistema frontale a 3 vie curato da JBL. La serie è disponibile nei tagli da 55" e 65". Per quanto riguarda il sistema di supporto, anche TCL ha optato per una coppia di piedini agganciati al posteriore e divergenti all'anteriore. Sia la sottile cornice attorno al display, sia la zona che ospita il comparto audio sotto esso, entrambe adottano una livrea metallizata. In particolare la zona che ospita le casse ha una tonalità tendente al grigio titanio, con effetto spazzolato. Piacevole alla vista, tale soluzione potrebbe però non accordarsi al meglio con alcuni tipi di arredamento, a differenza del classico nero, più facile da inserire in ogni tipo di ambiente. Sul retro TCL ha fatto la scelta di concentrare tutta l'elettronica nella parte inferiore.
Visto dal lato il TV appare diviso in due porzioni ben definite: in alto solo il sottile schermo, in basso il cuore elettronico, racchiuso in un vano squadrato. Le connessioni sono protette da sportelli e nell'angolo in basso a sinistra troviamo il particolare comando a joystick, che funge anche da tasto di accensione. Una soluzione che si rivela pratica e intelligente per l'uso quando non si trova il telecomando. Come già detto per il TV Sony, a livello di interfaccia, il sistema operativo Android offre accesso a una miriade di applicazioni, ma soffre pesantemente sul fronte della reattività. La fase di accensione dura diversi secondi e i tempi di risposta ai comandi al limite dell'accettabile. Stesso discorso del concorrente per quanto riguarda per l'assistente vocale Google Voice Search, poco utile nella vita pratica. Il supporto HDR comprende i formati HDR-Pro (HDR10, ST-2084) e HLG. Ci si aspetta molto sotto il profilo audio da un TV che mette in bella mostra il marchio JBL e ben sei altoparlanti nella parte frontale. Purtroppo sotto questo punto di vista TCL Xess X2 è il peggiore del gruppo, con audio mai cristallino e sempre molto scatolato.
TCL Xess X2 U55X9006 - Gamut Profilo Standard - clicca per ingrandire
TCL Xess X2 U55X9006 - Fedeltà cromatica Profilo Standard - clicca per ingrandire
TCL Xess X2 U55X9006 - Fedeltà cromatica Profilo Cinema - clicca per ingrandire
TCL Xess X2 U55X9006 - Gamma Profilo Standard - clicca per ingrandire
Il pannello di questo TCL Xess X2 55 pollici mostra un triangolo di gamut piuttosto ampio che abbraccia una buona parte dello spazio colore DC-P3, senza tuttavia ricalcarlo alla perfezione. Il punto di vere prende un po’ le distanze dal riferimento, e anche il punto di bianco tende verso tonalità ciano. Molto buona la curva di gamma che procede in maniera omogenea alla pari con la curva canonica di riferimento, restituendo quindi una progressione tonale corretta. I grigi si allineano solamente dalla metà in poi della scala e ad una temperatura colore, come già visto, tenente alle dominanti fredde. La fedeltà cromatica (che tuttavia in un televisore non è di fondamentale importanza), migliora sensibilmente all’applicazione del profilo Cinema.
LG Super UHD 55SK8500
Dal punto di vista del design il televisore LG SK8500 si discosta nettamente dagli altri due per l'adozione di un piedistallo unico con base curvilinea. La cornice è molto sottile, ha gli angoli e i bordi leggermente smussati e si caratterizza per un profilo metallico. Per quanto riguarda il posteriore, LG ha scelto una soluzione molto essenziale: un unico guscio arrotondato agli angoli, con finitura spazzolata e due nicche con connessioni a vista e accessibili.
La serie è disponibile nei tagli da 49", 55" e 65". L'interfaccia WebOS è decisamente più snella e veloce di quella Android adottata dai concorrenti. Le applicazioni disponibili sono meno, ma quelle fondamentali ci sono tutte. Il riconoscimento vocale dell'intelligenza artificiale ThinQ è, al contrario dei concorrenti, decisamente efficace. Non solo comprende molto bene le richieste, ma riesce a interpretare con successo anche quelle che non sono state riconosciute perfettamente. A livello HDR il TV offre compatibilità con i formati HLG, HDR 10 , HDR 10 Pro e Dolby Vision. La qualità audio di posiziona nella media, paragonabile all'esperienza messa a disposizione dal concorrente di casa Sony.
LG Super UHD 55SK8500 - Gamut Profilo Standard - clicca per ingrandire
LG Super UHD 55SK8500 - Fedeltà cromatica Profilo Standard - clicca per ingrandire
LG Super UHD 55SK8500 - Fedeltà cromatica Profilo Cinema - clicca per ingrandire
LG Super UHD 55SK8500 - Gamma Profilo Standard - clicca per ingrandire
La prova al colorimetro dell’LG 55SK8500 permette di riscontrare un triangolo di gamut che contiene al suo interno interamente lo spazio colore sRGB e si estende in maniera sensibile al di fuori di esso, senza però arrivare a coprire lo spazio colore DCI-P3. Troviamo anche in questo caso, come nel televisore TCL, un punto di bianco che tende verso tonalità fredde. La scala di grigi diventa molto omogenea a partire da metà, con l’estremo più scuro a mostrare tonalità meno fredde. Buona la curva di gamma, lievemente più pendente rispetto al riferimento di 2.2 e che restiuisce, pertanto, una resa tonale leggermente più incisiva con un aspetto generale delle immagini lievemente più contrastate. Anche in questo caso la fedeltà cromatica non è impeccabile, ma assolutamente entro i livelli di guardia.
8 Commenti
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Se uno volesse collegare il PC per farsi una partita direttamente spaparazzato sul divano (come dovevano essere le steam machine) che latenze hanno sti televisori?sopratutto refresh reali?dal vivo mi sembrano tutti uguali oled o non oled
O sono 4k, e allora sono microbi e sarebbe sbagliato avere quel raster o decidiamo di salire.
almeno sembra che qualche cosa e' stata scritta al contrario delle "prove" precedenti che erano da stapparsi i capelli.
CMQ le pompe fotoniche non purificano un caxxo.
I quantum dot funzionano esattamente come le FL o i led da illuminazione.
Inoltre una della versioni e' ibrida, alcuni colori sono fluorescenti e uno per trasparenza.
In pratica, il qdot, e' un foglio di fosfori che vengono eccitati dalla retroilluminazione parzializzata dagli LCD.
La luce non e' quindi generata da dietro ma frontalmente ed e' molto meglio.
Il vantaggio e smettere di avere un'angolo si emissione e un gamma piu' ampio con costi vicini ad uno scrauso LCD-tft-tn.
Certo, non e' un LED, un CRT o un plasma, ma ci sta.
Il dimming, ancor piu' il local, aumenta il caos per mantenere un decoroso rispetto dei colori.
L'audio semplicemente se ne sono dimenticati quasi tutti.
O forse e' un bel modo di COSTRINGERVI a comprare il tv a rate.
Io sconsiglierei un tv muto o quasi.
Diciamo dei TV resi pessimi per seguire le mode del momento, con equipaggiamento insufficiente per le pretese e dimensione ridicola per il raster scelto.
non dirlo troppo forte, e l'unica nefandezza che non hanno.
Rischi che fra 6 mesi li facciano con doppio noch e touch screen
TCL Xess X2 U55X9006 ha un pannello FALD?
Mi sembra che il TCL Xess X2 U55X9006, visto di profilo, abbia uno spessore del pannello troppo ridotto per essere, come affermato nell'articolo, un Full Array Local Dimming (FALD), somigliando nel design addirittura agli OLED LG.Devi effettuare il login per poter commentare
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