Panasonic LZ1500 42 pollici, il TV OLED perfetto per i piccoli spazi
Da qualche tempo è finalmente possibile trovare televisori OLED di qualità anche a dimensioni più contenute: la proposta di Panasonic, nel taglio di 42 pollici, offre tantissima qualità e ambiti d'applicazione anche diversi dal salotto
di Redazione pubblicato il 23 Dicembre 2022 nel canale Audio VideoPanasonic
Il mercato dei televisori offre moltissime proposte pensate per chi vuole ricostruire tra le quattro mura domestiche un’esperienza di visione di alto livello, comparabile o, almeno, che si avvicini a quella delle sale di proiezione cinematografiche.
Per questo motivo spesso i televisori capaci di offrire una elevata qualità di immagine sono anche quelli dalle dimensioni più generose, a partire dai 55 pollici in su. La realtà però è fatta anche di numerosi utenti che, pur senza l'ambizione di "portare il cinema a casa" vorrebbero poter godere di immagini di elevata qualità, ma allo stesso momento non hanno a disposizione spazi sufficientemente ampi per poter acquistare televisori di grande diagonale. C’è anche una realtà diversa, quella di coloro i quali vorrebbero poter avere a disposizione una qualità di immagine di alto livello su una superficie che un normale monitor non è in grado di mettere a disposizione, magari per scopi di produzione video professionale. O anche solo per giocare con il massimo del coinvolgimento.
Panasonic LZ1500 42 pollici, il TV OLED che può diventare anche un monitor
È da queste considerazioni che nasce l’interesse per il prodotto che abbiamo scelto di sottoporre oggi ai nostri test, Panasonic TX-42LZ1500E: è un televisore OLED 4K nelle dimensioni da 42 pollici che lo rendono ideale per i soggiorni di piccole dimensioni, ma anche per gli studi di montaggio e produzione.
Prima di procedere ulteriormente nel racconto di questo televisore, facciamo un piccolo passo indietro per capire come esso si posizioni sul mercato anche nel contesto del catalogo del produttore giapponese. La linea OLED 2022-2023 di Panasonic si compone delle 4 serie LZ2000, LZ1500, LZ1000 e LZ980, in ordine dalla top di gamma alla entry-level. La serie LZ1500, di cui il televisore oggetto della prova fa parte, è quella un gradino sotto la proposta di punta e dalla quale differisce solamente per l’assenza di un array di altoparlanti a banda intera in linea che, sfruttando la tecnologia beamforming, indirizza con precisione l’emissione acustica allo scopo sia di simulare un sistema di diffusione a più altoparlanti con resa tridimensionale del suono, sia di incrementare il volume in maniera localizzata in alcuni punti scelti dall’utente.
Panasonic TX-42LZ1500E OLED 4K
Un ulteriore elemento importante all’interno della “carta d’identità” di questo Panasonic TX-42LZ1500E, ma in generale di tutta la famiglia LZ, è il pannello: si tratta in realtà di un elemento di cui abbiamo già fatto conoscenza, trattandosi della soluzione OLED EX di LG Display che, ricordiamo, è caratterizzato dall’impiego di deuterio per ottenere una maggior efficienza operativa complessiva. Avendo già avuto modo di testare in precedenza questi pannelli anche durante un primo contatto proprio con la linea TV di Panasonic, abbiamo un’idea di massima del livello prestazionale e le aspettative sono piuttosto elevate.
Torniamo quindi nello specifico su Panasonic TX-42LZ1500E: il taglio da 42 pollici dona una buona compattezza a questo televisore, le cui dimensioni sono di 933mm x 545mm per uno sviluppo in profondità di 67mm se si considera solamente il corpo del televisore, mentre invece la base del piedistallo ha una profondità di 300mm e porta lo sviluppo in altezza complessivo del televisore a 605mm. Panasonic rifugge dalla tendenza di proporre televisori ultrasottili, puntando più sulla robustezza. Ciononostante, anche grazie alle cornici piuttosto ridotte, il televisore riesce a conservare un aspetto abbastanza snello. Anche il piedistallo centrale sembra una "mosca bianca" rispetto alle altre proposte presenti sul mercato: con il suo design di impostazione tradizionale si differenzia grazie all'ampia base d'appoggio centrale di metallo, anche piuttosto pesante. Il peso complessivo, considerando anche la base d'appoggio, è di 19kg, che scendono a 13,5kg solo per il corpo del televisore.
Le connessioni sono raccolte tutte posteriormente nella parte destra (sinistra, guardando il tv frontalmente) e collocate “ad angolo”. Sono laterali i collegamenti per le due porte HDMI 1 e HDMI 2, il connettore RJ45 per la connettività di rete, una porta USB e il minijack per il collegamento di cuffie o di un’unità subwoofer a “rinforzo” degli altoparlanti stereo. Anche i connettori coassiali per le trasmissioni televisive e satellitari sono a collegamento laterale. A collegamento posteriore ci sono invece le porte HDMI 3 e 4, altre due porte USB, il connettore AV analogico e il connettore ottico per l’audio digitale. Infine il doppio slot Common Interface è situato al di sopra del minijack audio. Per quanto riguarda le porte HDMI, tutte in versione 2.1, è necessaria una precisazione: tutte e quattro le porte supportano la tecnologia ALLM (Auto Low Latency Mode), mentre le tecnologie VRR, 4K HFR e AMD Freesync Premium sono supportate solamente dalle porte HDMI 1 e 2. La tecnologia eARC è invece supportata solo dalla porta HDMI 2. Per quanto concerne invece le porte USB, sono tutte e tre alimentate a 5V, ma quella laterale può arrivare fino a 900mA ed è anche in versione 3.0, mentre le due posteriori a 500mA sono 2.0.
Sempre nella parte posteriore, ma lungo il profilo sinistro (destro, guardando il tv frontalmente) troviamo un altro elemento che ormai non è così frequente incontrare sui moderni televisori: la pulsantiera "minima" che oltre all'accensione del TV permette di controllare il volume, scorrere i canali e scegliere la sorgente di ingresso.
Anche il telecomando è in controtendenza rispetto alle mode del momento: invece di una soluzione minimalista e di design, troviamo la funzionalità come caratteristica principe. Il telecomando è di dimensioni generose, facile da impugnare e con tasti ampi e ben leggibili e integra tastierino numerico, controlli di riproduzione multimediale, la corona per la navigazione all'interno dei menu e i pulsanti di accesso rapido alle app di streaming. Ci sono anche alcune chicche come il tasto che permette di accedere ad una shortlist dei profili di immagine, due tasti per la selezione delle sorgenti tra canali TV e dispositivi eventualmente collegati e anche il tasto per il televideo, che su alcuni telecomandi non è più così scontato trovare. Il telecomando è provvisto di tecnologia Bluetooth e infrarosso e di microfono a supporto degli assistenti vocali Ok Google o Alexa.
Scendendo sul piano tecnico, Panasonic TX-42LZ1500E è un televisore da 42 pollici di diagonale, con risoluzione nativa 4K (3840x2160 pixel) e dotato di pannello con tecnologia OLED. Sotto la scocca si trova il processore d’immagine HCX Pro AI che sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare i parametri dell’immagine in relazione al contenuto in riproduzione e all’ambiente di osservazione (questo anche grazie al sensore di luminosità ambientale integrato nel televisore). Sul fronte HDR troviamo il supporto a tutte le tecnologie: Dolby Vision IQ, HDR10+ Adaptive e Netflix Adaptive Calibrated Mode. Panasonic non trascura i videogiocatori, mettendo a disposizione Game Mode Extreme che ottimizza qualità di immagine e, soprattutto, prestazioni del pannello per chi vuole giocare ad alti livelli. Questo è possibile anche grazie al supporto delle tecnologie HFR, VRR a 120Hz con AMD FreeSync Premium. Sul versante audio troviamo due altoparlanti in configurazione stereo, per una potenza complessiva di 30W, 15W per canale, e il supporto a Dolby Atmos oltre la tecnologia proprietaria Cinema Surround Pro. Per quanto riguarda, infine, gli standard di sintonizzazione, abbiamo a che fare con un TV provvisto di sintonizzatore analogico, sintonizzatore digitale DVB-T/T2/DVB-S2/DVB-C e standard HbbTV. La presenza del doppio sintonizzatore, inoltre, consente di registrare su un hard disk esterno opzionale.
È arrivato il momento di mettere alla prova il televisore Panasonic TX-42LZ1500E tramite le consuete analisi strumentali condotte con il colorimetro e lo spettrofotometro i1Pro e i1Display di SpectraCal e la suite Calman. Anzitutto vale la pena osservare che il televisore offre veramente un gran numero di profili preimpostati che, nelle intenzioni del produttore, cercano di rispondere agli ambiti di utilizzo più variegati. Ne contiamo ben undici, compresi quello dedicato al videogiocatore, il profilo Filmmaker e il profilo Sport. Dalle analisi preliminari Filmmaker è il profilo che è risultato essere più equilibrato in modalità SDR, mentre per la visione di contenuti in HDR è il profilo True Cinema che si comporta, seppur di poco, meglio degli altri.
Bilanciamento RGB
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR
Curva di Gamma SDR
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.44% | 101.72% |
. DCI P3 D65 | 74.98% | 74.98% |
. Adobe RGB | 74.77% | 75.40% |
. BT.2020 | 53.79% | 53.79% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR
In ambito SDR come dicevamo è il profilo Filmmaker a esprimere il comportamento più bilanciato e composto. Il profilo preimpostato garantisce prestazioni vicine alla perfezione: si evidenzia solo una lievissima dominante verde, che però è rilevabile quasi esclusivamente dal punto di vista strumentale e non va, nel concreto, a compromettere la resa d’immagine. Sul fronte cromatico abbiamo un gamut misurato che copre quasi perfettamente lo spazio colore REC BT.709, mentre l’accuratezza dei colori è praticamente perfetta con un lusinghiero DeltaE medio di 0,7.
Bilanciamento RGB
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR Calibrato
Curva di Gamma SDR
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR Calibrato
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR Calibrato
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.38% | 103.47% |
. DCI P3 D65 | 76.27% | 76.27% |
. Adobe RGB | 76.21% | 76.70% |
. BT.2020 | 54.72% | 54.72% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
Panasonic TX-42LZ1500E - Filmmaker SDR Calibrato
Con un comportamento di questa levatura le operazioni di calibrazione potrebbero essere tranquillamente superflue. Ci siamo però voluti togliere lo sfizio di portare ad una condizione di maggior neutralità il bilanciamento della scala di grigi, missione che si è esaurita velocemente con la regolazione del bilanciamento del bianco a due punti. In ogni caso le ricadute sul comportamento complessivo sono pressoché ininfluenti, a testimonianza di un televisore che in ambito SDR con il giusto profilo esprime tantissima qualità senza bisogno di intervento alcuno.
Bilanciamento RGB
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR
Curva di Gamma HDR
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 100.00% | 133.01% |
. DCI P3 D65 | 97.66% | 98.05% |
. Adobe RGB | 88.27% | 98.60% |
. BT.2020 | 70.34% | 70.34% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR
Qualche attenzione in più è invece necessaria nel momento in cui si utilizza il televisore per la visione di contenuti HDR. Come anticipato in precedenza in questo campo è il profilo True Cinema a offrire il comportamento più corretto. Il bilanciamento della scala di grigi mostra lievissime deviazioni dalla neutralità assoluta che, anche in questo caso, non sono materialmente rilevanti. Il comportamento tonale, invece, merita un minimo di approfondimento in quanto si registrano livelli di luminanza generalmente più elevati rispetto a quanto descritto dalla curva di gamma HDR. La conseguenza è quella di avere basse luci un po’ più in evidenza, cosa che può tornare utile durante la visione in ambienti diurni o non particolarmente oscurati. Si registra una luminanza di picco che supera le 850 candele su metro quadro e che rappresenta una prestazione molto valida per un pannello di queste dimensioni. Le rilevazioni cromatiche ci consentono di apprezzare un gamut che copre quasi interamente lo spazio colore DCI-P3 e una accuratezza cromatica molto buona, con un DeltaE medio pari a 2.
Bilanciamento RGB
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR Calibrato
Curva di Gamma HDR
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR Calibrato
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR Calibrato
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 100.00% | 132.47% |
. DCI P3 D65 | 97.41% | 97.65% |
. Adobe RGB | 88.03% | 98.20% |
. BT.2020 | 70.06% | 70.06% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
Panasonic TX-42LZ1500E - True Cinema HDR Calibrato
Per quanto il profilo True Cinema si comporti anch’esso piuttosto bene, l’utente più esigente vorrà cercare un comportamento tonale più rispettoso dello standard HDR. In questo caso le operazioni di calibrazione, oltre ad andare a “neutralizzare” comunque le deviazioni della scala di grigi quanto a bilanciamento RGB, si concentrano sul riportare i valori di luminanza entro i livelli corretti, specie per quanto riguarda la zona delle basse luci. Si è rivelato utile anche un piccolo intervento sui colori primari e complementari agendo su tinta e saturazione di ciascuno, così da ottenere una riproduzione più corretta e armoniosa. Il risultato di queste operazioni si vede con la verifica della fedeltà cromatica: il DeltaE, che in precedenza si collocava comunque su un valore molto buono, viene ora abbattuto a 0,86 confermando un quadro che rasenta l’eccellenza.
Il comportamento complessivo di questo Panasonic TX-42LZ1500E non ci ha sorpreso: avevamo già avuto un primo, rapido, contatto al momento della presentazione ufficiale in Italia della gamma 2022-2023 dei televisori del brand Giapponese, scorgendo le avvisaglie di prestazioni di alto livello. I profili preimpostati Filmmaker e True Cinema offrono una qualità d’immagine elevata, che può essere spinta ulteriormente verso l’alto con un piccolo lavoro di calibrazione: stiamo ovviamente parlando ai palati più esigenti, che desiderano ottenere da un televisore tutto il potenziale di cui è capace.
Le tecnologie AI adattive e quelle demandate alla gestione del movimento compiono un discreto lavoro: la nostra preferenza va comunque ai profili in grado di restituire un’immagine quanto più corretta dal punto di vista formale, ma è bene osservare che il gusto personale dello spettatore possa essere soddisfatto anche da quei profili che sacrificano la fedeltà e la correttezza per osare un po’ di più sul piano dell’impatto. In particolare abbiamo trovato la funzione "intelligent frame creation" compiere, quando impostata in maniera discreta, un buon lavoro riuscendo ad eliminare efficacemente quelle situazioni in cui si verificano piccoli problemi di motion blur senza sconfinare nell'"effetto telenovela". Gli altri profili tendono ad essere un po' violenti, come in realtà è abitudine diffusa su un po' tutti i televisori, con dominanti molto fredde e saturazioni un po' eccessive.
Il picco di luminanza a 850 nit in HDR mette a disposizione una gamma dinamica tale da regalare ricchezza tonale alle scene, consentendo di mantenere una buona leggibilità delle ombre e di conservare il giusto dettaglio nelle alte luci, come abbiamo potuto verificare dalla visione della nostra selezione di scene di riferimento di alcune opere cinematografiche di recente produzione. I colori risultano piacevolmente saturi dando modo di apprezzare un'ampia gamma di sfumature.
Veniamo ora al comparto audio, che rappresenta l'elemento un po' meno convincente di questo televisore. Stiamo parlando, come detto in precedenza, di un sistema stereo da 15W per canale per un televisore che, in virtù delle sue dimensioni, sarà per lo più osservato da distanze ravvicinate. La potenza non è quindi un problema, in quanto 30W complessivi riescono a soddisfare tranquillamente le esigenze di copertura degli ambienti in cui verosimilmente si troverà collocato un televisore di questo tipo. Sotto il profilo tonale troviamo invece un comportamento in cui le frequenze medie tendono ad essere in leggera evidenza rispetto al resto, avvantaggiando quindi la chiarezza del parlato. Le frequenze più gravi, com'è lecito attendersi da un sistema audio di questo genere, sono un po' povere di corpo e soffrono un po' di confusione timbrica: quest'ultimo aspetto permane anche attivando il "boost" dei bassi nel menu audio, mentre il suono ne guadagna in spessore. Più piacevoli, intellegibili e controllate le frequenze acute.
L'aspetto positivo è che questi "rapporti di forza" sono mantenuti anche riducendo il volume, arrivando a quelli che ci piace chiamare "livelli condominiali" quando ad esempio si desidera gustarsi un film la sera tardi senza arrecare disturbo al vicinato, con il parlato che resta ben comprensibile a volumi minimi, sacrificando un poco la resa di altri effetti sonori più elaborati o fragorosi. Quanto a spazialità, invece, la scena sonora viene percepita come "costretta", mentre attivando i profili surround la situazione cambia e la scena sonora si "apre": non si può parlare di vera e propria tridimensionalità - ma del resto sarebbe anche improprio ricercarla da un sistema stereo - quanto più di una riproduzione che viene percepita come più "allargata" e piacevole dinnanzi allo spettatore/ascoltatore. Infine due parole sul menu audio: davvero completo e provvisto inoltre di un equalizzatore a bande per consentire una maggior personalizzazione dell'emissione acustica. E' inoltre presente la possibilità di commutare l'uscita minijack tra cuffie e subwoofer.
Il cenno al menù audio ci permette di spendere qualche parola per il resto dei menu, anch'essi molto completi e capaci di offrire ogni tipo di regolazione si possa pensare per un televisore. L'aspetto grafico è abbastanza "marziale", con un'organizzazione molto razionale ed intuitiva. La navigazione, grazie alla corona sul telecomando, risulta agevole e difficilmente capita di compiere qualche passo falso. Piuttosto buona anche la reattività, che scaccia ogni genere di "frustrazione da lag".
Agevole e reattiva è anche la navigazione all'interno delle funzionalità smart TV, la cui interfaccia My Home Screen 7.0 è un po' differente rispetto a quanto si possa incontrare sulla maggior parte dei televisori oggi in commercio. Invece della schermata a griglia, dalla quale scegliere i contenuti di ciascun servizio di streaming potendo visionare una loro breve anteprima, qui troviamo un elenco di icone tonde mostrate nella parte bassa dello schermo, ciascuna relativa ad un servizio differente. E' presente inoltre una sezione di app e uno store di applicazioni, con un catalogo limitato ma comunque provvisto dei servizi ed app più indispensabili. A tal proposito si apprezza una buona attenzione al mercato locale, con la disponibilità delle app per l'accesso a servizi di streaming italiani come RaiPlay, Mediaset Infinity e Chili.
E sempre in tema di app, è bene osservare che la funzionalità "Game control board" che consente al videogiocatore di poter avere a portata di telecomando tutte le impostazioni necessarie per ottimizzare l'esperienza videoludica è, appunto, un'app. Va ricercata all'interno di My Home Screen 7.0 nell'apposita sezione, e quindi il suggerimento è quello di dedicare ad essa un posticino nella barra delle icone di accesso rapido, così da semplificarsi la vita. Dato che abbiamo toccato il tema dei videogiochi, si segnala una buona efficacia delle tecnologie dedicate al miglioramento delle prestazioni per il videogiocatore esigente, con il televisore che in Game Mode raggiunge i 10ms di input lag a 60Hz.
Quello che rende davvero interessante questa proposta Panasonic, che è senza dubbio molto personale e molto poco schiava delle mode, è la possibilità di impiego, come già accennato in apertura, nelle vesti di monitor da produzione di grandi dimensioni. Un pannello da 42 pollici come questo ha lo stesso sviluppo orizzontale di un monitor 21:9 da 39 pollici, oppure può essere immaginato come suddiviso in quattro spazi di lavoro FullHD da 20 pollici: chi si trova ad avere a che fare con contenuti video (o fotografie) sa bene quanto sia importante avere spazio a disposizione per il montaggio e colori fedeli ed accurati per la correzione cromatica e il color grading. Questi aspetti, uniti al rapporto di contrasto che solo un pannello OLED è capace di esprimere e all'accuratezza cromatica da primo della classe, rendono Panasonic TX-42LZ1500E una soluzione funzionale e qualitativamente valida per questo tipo di applicazioni. E, in maniera altrettanto convincente, anche come monitor da gioco “ad alto coinvolgimento”: un televisore/monitor da 42 pollici collocato a circa un metro dal punto di visione è capace di riempire in maniera pressoché completa il campo visivo per esperienze, come si suol dire in questi casi, davvero “immersive”.
Tutte queste qualità hanno un peso sul portafoglio che il prezzo di listino quantifica in 1699,99 Euro IVA inclusa. Si tratta di un prezzo abbastanza elevato, anche per via dei costi di produzione più onerosi di un pannello OLED di dimensioni inferiori rispetto al convenzionale (ricordiamo sempre che i tagli che vanno per la maggiore sono i 55 e i 65 pollici) per via dei maggiori scarti di lavorazione. Lo street price, a seconda di promozioni, offerte e sconti praticati dai vari rivenditori potrebbe collocarsi anche ben più in basso, in una forbice molto variabile tra i 250 e i 400 Euro in meno: in quest'ultimo caso si tratta di un affare appetibile a fronte di una qualità e versatilità che, come abbiamo visto, sono argomenti fuor di dubbio.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"persistenza delle immagini", "effetto scia" o "effetto burn-in" su OLED
In questi tipi di pannelli OLED, se usati come monitor c'è ancora il rischio del burn-in /persistenza lasciato dalla barra di stato /applicazioni di Windows se lasciata fissa per molte ore?Certo, ci sarà sempre con gli oled.
In breve, SI, anche se la situazione è parecchio migliorata dalla prima introduzione sul mercato. C'è un solo produttore di pannelli OLED ed è LG che li vende oramai un po' a tutti. Samsung di aveva provato al tempo di LG ma ci si è bruciata, ha abbandonato per molti anni, forse qualcosa si muoverà il prossimo anno.
Ci sono nuove tecnologie dall'industria cinese molto promettenti benché non siano oled.
nel 2022, quasi 2023, ancora tocca sentire "il pannello é lo stesso" ... come se al di là di una grezza superficie di pixel non ci sia altro dentro una tv
Costa come il g2 che ho acquistato 3 mesi fa e rimpiango ancora oggi di non avere aspettato la disponibilità dei nuovi panasonic.
E continuerai a sentirlo. La differenza di resa, vuoi per l'elettronica, vuoi per il software, non possono portare a differenze così marcate da giustificare questa differenza di prezzo. Per il 98% dell'utenza la differenza é completamente invisibile. Se poi te lo fai calibrare la differenza si assottiglia ancora di più. Indi per cui si, anche nel 2023 si tornerà a paragonare prodotto A con prodotto B a parità di pannello.
Da ex proprietario di Panasonic ricordo molto bene la qualità dei loro plasma e se la cosa è la stessa per gli oled allora i soldi sono in parte giustificati
Da ex proprietario di Panasonic ricordo molto bene la qualità dei loro plasma e se la cosa è la stessa per gli oled allora i soldi sono in parte giustificati
Non mi risulta che la caratteristica principale di uno smartphone sia solo il display. Cosi come nel televisore.. i plasma erano costruiti tutti dallo stesso produttore? Non credo.
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