Google Nest Hub 2021: analizza (bene) come dormite durante la notte! La recensione

Google Nest Hub 2021: analizza (bene) come dormite durante la notte! La recensione

Arriva sul mercato la nuova generazione del Google Nest Hub (2021) ossia un classico smart display speaker capace non solo di accompagnare gli utenti durante tutta la giornata con la visualizzazione di contenuti utili, rispondendo alle più disparate richieste ma anche, da quest’anno, di monitorare in modo preciso il sonno. Ecco come funziona. 

di pubblicato il nel canale Audio Video
Google
 

E’ lui il nuovo Google Nest Hub 2021 anche se esteticamente forse non si direbbe. I suoi cambiamenti infatti riguardano soprattutto l’intelligenza artificiale che Google ha spinto all’inverosimile proponendo ora non solo un classico smart display speaker capace di rispondere alle domande dell’utente, di far ascoltare musica tramite i soliti servizi di streaming o ancora di rendersi un centro di controllo domestico intelligente, una sveglia fantasiosa e un indicatore meteorologico. 

[HWUVIDEO="3101"]Google Nest Hub (2021): ecco come analizza il SONNO! Recensione[/HWUVIDEO]

Google Nest Hub 2021 è anche e soprattutto ora un vero centro di controllo per il monitoraggio del sonno e questo senza dover indossare bracciali, smartwatch o dover installare accessori sul letto. Basta posizionare il Nest Hub sul comodino e gli intelligenti sensori SOLI, creati da Google e già visto con il Pixel 4, farà il resto. E lo farà anche in modo preciso, dettagliato, riuscendo a capire se l’utente ha russato durante il sonno, si è svegliato volontariamento o involontariamente permettendo di migliorare quella che è la parte più importante della giornata secondo gli ingegneri di Google e non solo. 

Un’ ultima funzionalità aggiunta da Google che utilizza sensori speciali integrati nella cornice del display del Nest Hub per monitorare i movimenti e i respi durante la notte valutando dunque il sonno ma anche permettendo all’utente di controllare tramite gesture basiche con la mano alcune potenzialità dell'altoparlante all'interno di Nest Hub migliorandone l’audio. 

Secondo Google, il 20% dei proprietari di Nest Hub tengono il dispositivo in camera da letto ed è per questo che gli ingegneri dell’azienda di Mountain View hanno deciso di implementare proprio questa nuova funzione di monitoraggio del sonno aiutando gli utenti in questa delicata fase della giornata. Come vedremo il nuovo Nest Hub 2021 non cambia poi molto sul resto delle sue funzionalità che rimangono fedeli al passato con un’interfaccia grafica comunque molto comoda e funzionale anche se, come vedremo, questo suo tuttofare a volte crea qualche ritardo nell’apertura delle schermate o anche nel passaggio da una funzionalità all’altra. Manca forse un po’ di sprint e probabilmente poteva essere dato da Google tramite un processore più potente. Di fatto però quello che fa lo fa bene e soprattutto il nuovo Google Nest Hub garantisce tanta versatilità per l’utente. 

UNBOXING e DESIGN

Partiamo dal design e da come si presenta il nuovo Nest Hub di Google. Tirato fuori dalla scatola troveremo subito in bella vista lo smart display speaker pronto per essere posizionato e avviato. C’è chiaramente un alimentatore e niente altro se non qualche piccola pagina di prime istruzioni. 

Il design del nuovo Nest Hub è quasi identico alla prima versione: possiede un pannello  touch da 7 pollici arroccato su di una base con un altoparlante al suo interno e coperta dal solito tessuto morbido che Google da tempo pone nei suoi device Nest. Il pannello è tecnicamente il medesimo di prima, con una risoluzione di 1024 x 600 pixel e la luminosità ambientale automatica oltre alle funzioni di regolazione del colore che rendono le immagini ottimali indipendentemente dall'ora del giorno o dall'illuminazione nella stanza.  

Il resto del Nest Hub è davvero identico al modello precedente, con una doppia colorazione: Grigio Chiaro e Grigio Antracite (effettivamente più scuro). In questo caso l’azienda di Mountain View non aggiunge alcuna fotocamera sulla cornice, quindi nessuna videochiamata come invece accade con altri concorrenti. Ci sono ora però tre microfoni a campo lontano invece dei due nell'ultima versione e questo per garantire un ascolto migliore dell’utente da parte del Nest Hub. E c’è anche un interruttore di silenziamento fisico sul retro per lasciare sempre in mano all’utente la libertà di scegliere se permettere a Google di ascoltare o meno. 

Il primo Hub di Google era in possesso di un altoparlante non troppo potente e anche non esageratamente di qualità. Google si è concentrata su questo miglioramento e ha inserito un nuovo driver più grande da 1,7 pollici che permette ora di avere un suono più pieno, con una migliore risposta dei bassi e la voce dell'Assistente Google capace di risuonare in modo più piacevole nelle risposte. Il Nest Hub non prenderà ancora il posto di un Nest Audio o di un altro altoparlante wireless ben equipaggiato ma di certo per chi non pretende il massimo, può ora dire la sua nell’ascolto dei brani musicali. 

Da sottolineare molto utile la base gommata antiscivolo del Nest Hub come anche il bilanciere del volume nella parte posteriore della scocca che permette di alzare o abbassare manualmente il volume oltre che con l’uso della voce. 

CONFIGURAZIONE ed UTILIZZO

Configurare il nuovo Nest Hub è davvero un’operazione facile, un po’ come avviene oggi con gli altri dispositivi del brand. Basterà infatti alimentare l’Hub quindi prendere in mano lo smartphone, aprire l'app Google Home e seguire la procedura guidata che permetterà soprattutto di collegare il device alla rete Wi-Fi della propria casa e dare accesso all’Assistente di Google per procedere poi a qualsiasi tipo di attività richiesta o suggerita. Fondamentalmente grazie all’app Google Home il nuovo Nest Hub fa tutto da solo o quasi e questo è senza dubbio un gran vantaggio per chi non è molto avvezzo alla tecnologia. E poi, sempre grazie all’applicazione, potremo ritrovare non solo il Nest Hub ma anche tutti i dispositivi intelligenti che abbiamo in casa pronti per essere personalizzati o con cui potremo interagire. 

L'interfaccia che Google ha iniziato a distribuire sul vecchio Nest Hub alla fine dell'anno scorso invita davvero a toccare lo schermo e fare meno affidamento sui comandi vocali per fare tutto. Questo perché l’azienda vuole sì, lasciare affidamento alla voce per molte interazioni ma allo stesso tempo le molteplici attività e informazioni che il Nest Hub permette di avere oggi non possono essere tutte declinate alla sola voce. Peccato forse che il processore non riesca a stare al passo con tutte le interfacce e le transizioni che Google ha inserito e ci sono momenti in cui forse trovare un pochino più di reattività ci sarebbe piaciuto. Soprattutto perché la concorrenza riesce a fare di meglio in questo. 

Quello che però cambia notevolmente l’uso del Nest Hub riguarda la novità del monitoraggio del sonno. Qui Google ha effettivamente un gran passo in avanti e propone per la prima volta sul mercato uno smart display speaker che con un sistema di sensori, denominato SOLI, e che avevamo conosciuto con i Google Pixel 4, permette di monitorare in modo automatico e nel dettaglio il sonno del suo proprietario. 

A differenza delle varie smartband o dei rilevatori del sonno presenti negli smartwatch, Nest Hub non richiede di indossare nulla a letto e non ha bisogno di essere ricaricato di tanto in tanto come anche non è necessario inserire accessori al di sotto del materasso o del cuscino. Qui basta posizionarlo sul comodino a circa un braccio di distanza o meno dal letto e puntare lo schermo verso la posizione del letto soprattutto nel momento in cui si dorme. 

I suoi sensori radar sono così tanto sensibili da tracciare la respirazione e i movimenti dell’utente, così Nest Hub può sapere quando ci si muove durante il sonno, quando ci si addormenta o anche quando ci si sveglierà. Il microfono registra la frequenza con cui ad esempio si tossisce o si russa durante la notte il che potrebbe permettere di risolvere alcuni fastidiosi problemi di respirazione notturna. 

Come funziona la tecnologia SOLI?

Google afferma che il monitoraggio del sonno di Nest Hub può essere accurato quanto i metodi più scientifici. Tecnicamente Soli è costituito da un ricetrasmettitore radar a onda continua modulata in frequenza (FMCW) a onde millimetriche che emette un'onda radio a bassissima potenza e misura il segnale riflesso dalla scena di interesse. Lo spettro di frequenza del segnale riflesso contiene una rappresentazione aggregata della distanza e della velocità degli oggetti all'interno della scena. Questo segnale può essere elaborato per isolare un intervallo di interesse specifico, come la zona notte di un utente, e per rilevare e caratterizzare un'ampia gamma di movimenti all'interno di questa regione, che vanno dai movimenti del corpo di grandi dimensioni alla respirazione sub-centimetrica.

Chiaramente per utilizzare questo segnale per il rilevamento del sonno, è stato necessario progettare un algoritmo che potesse determinare se una persona è presente nella zona notte specificata e, in tal caso, se la persona è addormentata o sveglia. Per addestrare e valutare il modello, Google ha dovuto registrare più di un milione di ore di dati radar da migliaia di individui, insieme a migliaia di diari del sonno, registrazioni di sensori di riferimento e annotazioni esterne. È stato quindi sfruttato il framework TensorFlow Extended per costruire una pipeline di addestramento per elaborare questi dati e produrre un modello integrato TensorFlow Lite efficiente. Inoltre, è stato creato un algoritmo di calibrazione automatica che ignora il movimento di una persona dall'altra parte del letto o da altre aree della stanza: comodo per evitare di avere sfasamenti nel caso di uso di ventilatori a soffitto e tende ondeggianti. 

Tutto questo permette di avere un preciso monitoraggio di quello che accade durante la notte con il sonno dell’utente. Ed effettivamente il resoconto che si ha ad inizio giornata è davvero preciso con il numero di minuti di sonno di ogni notte, con quante situazioni di russamento sono avvenute, quante volte ci si è svegliati e molto interessante anche la misurazione della temperatura della stanza o i livelli di luminosità durante la notte, punti dati che i tracker indossati al polso semplicemente non possono registrare. Se è troppo caldo, troppo freddo o troppo luminoso nella stanza per condizioni di sonno ottimali, Nest Hub potrebbe suggerire di modificare la temperatura del termostato o di regolare l'illuminazione.

E dopo un certo numero di notti in cui è stato attivato il monitoraggio del sonno, Nest Hub ha iniziato a suggerire come migliorarne la qualità, indicando se si sta facendo un lavoro scadente rispettando al programma prestabilito. Ad esempio se si tende a leggere o guardare la TV prima di andare a dormire ogni notte, Nest Hub capisce che si è andati a letto ma non per dormire e rimprovera per averlo fatto perché va contro una buona dormita a posteriori. 

Tutti questi dati sono disponibili sia sullo schermo del Nest Hub che direttamente anche nell'app Google Fit su qualsiasi smartphone che sia esso Android o anche iOS. Google non fornisce ancora un punteggio numerico per la qualità del sonno, come fanno gli altri rilevatori, ma non sarei sorpreso se questo venisse aggiunto in un aggiornamento futuro. Queste funzionalità di rilevamento del sonno saranno disponibili come anteprima gratuita per tutti i proprietari di Nest Hub fino al prossimo anno, ma non sappiamo quanto costerà dopo l'anteprima gratuita.


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Nessun problema per la privacy chiaramente perché il monitoraggio del sonno è del tutto facoltativo e include opzioni di salvaguardia della privacy di cui l'utente avrà il pieno controllo di tutto. Sarà possibile scegliere se abilitarlo e un indicatore visivo sul display informerà in tempo reale quando è attivo. Motion Sense rileva solo il movimento, non i corpi o i volti, e i dati audio relativi ai colpi di tosse o al russamento elaborati solo sul dispositivo, non vengono inviati ai server di Google. In qualsiasi momento oltretutto sarà possibile esaminare o cancellare tutti i dati sul sonno, che comunque in conformità all'impegno per la tutela della privacy da parte di Google non vengono usati per inviare agli utenti annunci personalizzati.


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NEST HUB: è anche un altoparlante con Google Assistant

Google Nest Hub, come detto, rimane anche un ottimo smart display speaker con Google Assistant. Ecco che in casa sarà possibile usarlo per eseguire le stesse operazioni di Nest Mini o anche Nest Audio e godere di tutte le funzionalità intrinseche all’assistente vocale del colosso di Mountain View. Conosciamo già questo aspetto dell’intelligenza artificiale dell'Assistente Google. In questo caso possiamo chiedere a Google qualsiasi tipo di informazione e la risposta arriverà dopo qualche secondo. Chiaramente non è solo questo ma con Nest Hub è possibile anche ascoltare musica o anche creare routine per la sveglia, avere informazioni sulle notizie del giorno, il meteo o ancora tutto quello che ci passa per la testa. 

Basterà anche dire “Ok Google, Buongiorno” e l’Hub automaticamente ci svelerà gli impegni della giornata, le previsioni del meteo, attiverà delle luci se presenti ed impostate o inizierà a riprodurre una playlist musicale o un determinato brano. Pregio del nuovo Google Nest Hub è senza dubbio la possibilità di farlo divenire una vera e propria cornice digitale. Grazie a Google Foto infatti sarà possibile usare i comandi vocali per mostrare le proprie foto presenti nell’applicazione e dunque far scorrere i propri album preferiti. 

Per tutti coloro che sono invece amanti della cucina ecco che il Nest Hub potrà aiutarvi anche qui. In collaborazione con Giallo Zafferano, il Cucchiaio d’argento e molti altri servizi sarà possibile osservare e seguire passo passo qualsiasi ricetta semplicemente dicendo “Ok Google fammi vedere come si prepara la carbonara”.

A livello qualitativo, il nuovo Google Nest Hub, funziona bene nell’apprendimento dei comandi. Nelle nostre prove difficilmente non ha capito cosa dicevamo e nella maggior parte delle volte anche parlando velocemente non ha avuto esitazioni. Per quanto riguarda la riproduzione l’altoparlante rende davvero molto in rapporto alla sua dimensione. Apprezzabile il lavoro svolto a livello software dall’azienda di Mountain View per rendere pulito il suono anche ad alto volume. La musica è praticamente sempre molto corposa soprattutto durante il parlato che viene percepito in modo preciso. 

CONCLUSIONI

Il nuovo Google Nest Hub dunque non cambia esteticamente se non davvero di poco. Quello che cambia non è nemmeno il suo modo di interagire con gli utenti visto che la voce rimane un punto importante così come anche la possibilità, visto il pannello da 7 pollici, di interagire anche con le dita. L’interfaccia è cambiata nel tempo e Google ha ora implementato una valanga di funzionalità che permettono all’utente di ottenere ogni tipo di aiuto nel quotidiano. 

La verà novità di questo nuovo Google Nest Hub sta però nella presenza dei sensori SOLI ossia quei sensori di movimento capaci di monitorare in modo completamente automatico e senza alcun tipo di accessorio indossabile il sonno in ogni suo dettaglio. Una funzionalità che lavora davvero molto bene, con precisione e con la possibilità di rendere più efficiente il sonno con consigli e suggerimenti su come migliorare questo importante aspetto della giornata. 

Il nuovo Nest Hub 2021 è forse un aggiornamento minore perché non cambia il suo aspetto estetico e il processore, seppur migliorato, non sembra in alcune situazioni essere a suo agio con le molteplici transizioni dell’interfaccia di Google. Di fatto il monitoraggio del sonno è un plus non indifferente e il resto funziona ancora molto bene, dall’audio al video, con un device che per 99.99€ potrà risultare ancora un ottimo compagno smart quotidiano. Anzi ora anche notturno. 

6 Commenti
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giovanni6904 Maggio 2021, 08:48 #1
Dunque.... c'è chi si fa installare i disgiuntori (detti anche disgiuntori di campo) da innescare nelle ore notturne per evitare di dormire tra campi elettromagnetici causati da apparecchiature che assorbono tensione di rete.

Poi c'è chi si porta a letto i... sensori radar
Opteranium04 Maggio 2021, 10:26 #2
Originariamente inviato da: giovanni69
Dunque.... c'è chi si fa installare i disgiuntori (detti anche disgiuntori di campo) da innescare nelle ore notturne per evitare di dormire tra campi elettromagnetici causati da apparecchiature che assorbono tensione di rete.

Poi c'è chi si porta a letto i... sensori radar

quoto, personalmente in camera ci tengo solo il letto e l'armadio, vade retro apparecchi elettronici compresa la tv, in camera si dorme e si tr..
PLaZMoN6504 Maggio 2021, 12:03 #3

Fantastico!!!!

Sicuramente facendoti il suo tranquillo perenne filmino, sarà, con futuri aggiornamenti, capace di dirti anche se scopi bene tua moglie, se devi curare la prostata e..... oramai siamo alla follia pura.... Un giorno il vostro IO digitale uscirà dallo schermo e prenderà il vostro posto.... nessuno riuscirà ad accorgersene, scoreggerà esattamente con il vostro stile
Pino9004 Maggio 2021, 12:30 #4
Originariamente inviato da: Opteranium
quoto, personalmente in camera ci tengo solo il letto e l'armadio, vade retro apparecchi elettronici compresa la tv, in camera si dorme e si tr..


Quotone! Anche perchè noto che se mi metto con il telefono o a guardare la TV faccio molta fatica a dormire. La mia compagna invece se ne sta ore e ore davanti allo schermo prima della nanna...
michele_legnano04 Maggio 2021, 15:30 #5
Questi aggeggi Google diventano sempre più intelligenti. Prima o poi analizzeranno anche come facciamo sesso con la nostra ragazza e ci diranno cosa c'è da correggere
Opteranium04 Maggio 2021, 16:55 #6
Originariamente inviato da: michele_legnano
Questi aggeggi Google diventano sempre più intelligenti. Prima o poi analizzeranno anche come facciamo sesso con la nostra ragazza e ci diranno cosa c'è da correggere

a quello ci pensa già la ragazza

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