Un giradischi nel 2017? Ecco un paio di proposte più che sensate

Un giradischi nel 2017? Ecco un paio di proposte più che sensate

I giradischi di oggi stanno al passo coi tempi e offrono funzionalità avanzate. Sony PS-HX500 e Teac TN-400BT sono due giradischi accomunati da diverse caratteristiche, ma che puntano su funzionalità differenti. Con la proposta Sony è possibile convertire i propri vinili in musica digitale ad alta qualità in PCM 24bit/192kHz, con quella Teac ascoltare i dischi in modalità wireless con cuffie e casse Bluetooth

di pubblicato il nel canale Audio Video
TeacSony
 
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40 Commenti
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aoaces11 Agosto 2017, 17:20 #31
Originariamente inviato da: Mr6600
Si parla di giradischi come se TUTTI i giradischi su cui si monta un vinile fossero superiori ai CD.
Ci sono giradischi e giradischi, e la qualità d'ascolta dipende FORTEMENTE dal tipo di testina che montano.

Io l'ho visto nel mio piccolo, montando una testina AudioTechnica su un vecchio Pioneer PLX-512 che ho trovato in cantina. Il suono è diventato molto più dettagliato e chiaro, mentre prima risultava più impastato e "inscatolato".
Esistono testine come le Ortofon che costano più del giradischi (250-250€), e altre ancora che arrivano a prezzi folli (500-1.000€) e che promettono una qualità audio straordinaria.


Questo per dire che ridurre tutto il discorso a giradischi vs. CD, meglio o peggio, è un pò troppo semplicistico perchè la resa finale dipende da ogni singolo elemento attraversato dal segnale audio, a cominciare dalla sorgente il cui carattere può essere totalmente stravolto semplicemente cambiando la testina.


Questo è forse il commento più sensato!
Chi acquista un ottimo giradischi deve considerare l'acquisto di una testina il cui valore può anche superare €1k. Ci sono testine che performano in modo molto diverso (dinamiche/calde), dipende dal genere musicale che si vuole ascoltare.
aoaces11 Agosto 2017, 17:26 #32
Originariamente inviato da: Bestio
Provati ad ascoltare "The Dark Side of The Moon" su SACD, io ho avuto la fortuna di ascoltarlo nella saletta audiofila di un negozio, e ho sentito sfumature, dettagli, che non avevo mai sentito in centinaia di volte che ho ascoltato questo album in vinile o in CD su impianti di fascia medio-alta!
Ti potevi concentrare su un qualsiasi strumento o effetto, ed ascoltare solo quello "isolando" mentalmente tutto il resto.
Riascoltato poi a casa su vinile mi sembrava tutto impastato in un minestrone unico, OK che rimane un buon minestrione,ma la qualità del suono è un'altra cosa.

Ed è un vero peccato che che formati di qualità come SACD e DVD Audio siano morti in favore di MP3 e formati lossy vari, ma purtroppo in questo mondo è come gettare le perle ai porci!

Poi generalizzare è sbagliato in ogni caso, l'articolo non parla di "trasformare i vinili in mp3", ma in alta qualità PCM 24bit/192kHz che è tutto un'altro paio di maniche.


Prova ad ascoltare The Dark Side of the Moon in DSD con una frequenza di campionamento di 2,8224 MHz (64 volte la frequenza di campionamento di un CD Audio) e sentirai che differenza anche rispetto ad un SACD.
aoaces11 Agosto 2017, 17:38 #33
Originariamente inviato da: Londo83
Credo (da possessore di impianto e giradischi) che la maggior parte della bellezza di ascoltare un vinile venga dal fatto che prima di arrivare all'ascolto esiste una "cerimonia" (passatemi il termine): la scelta del disco, la lettura della copertina, l'accensione dell'impianto e la regolazione del volume,il posizionamento della puntina etc... tutto questo senza contare cosa c'è già stato dietro in termini di tempo e soldi (sob..) con la scelta di diffusori,amplificatori,piatto,puntine,cavi etc....ascoltare un vinile non è semplice "ascoltare musica",diventa davvero un esperienza maggiore rispetto ad un mp3 in cuffia mentre si va a lavoro!


Certo c'è una certa cerimonia che precede l'ascolto di un vinile e anche un importante investimento se si cerca una qualità di ascolto.
Nel mio caso, senza esagerare, l'investimento è stato di circa €5500,00 tra giradischi, puntina, phono stage, alimentatore, e cavi.
Come giustamente dici, ascoltare un vinile è decisamente più impegnativo rispetto a un MP3 e anche più gratificante.
Mindphasr11 Agosto 2017, 18:30 #34
Originariamente inviato da: Londo83
Credo (da possessore di impianto e giradischi) che la maggior parte della bellezza di ascoltare un vinile venga dal fatto che prima di arrivare all'ascolto esiste una "cerimonia" (passatemi il termine): la scelta del disco, la lettura della copertina, l'accensione dell'impianto e la regolazione del volume,il posizionamento della puntina etc... tutto questo senza contare cosa c'è già stato dietro in termini di tempo e soldi (sob..) con la scelta di diffusori,amplificatori,piatto,puntine,cavi etc....ascoltare un vinile non è semplice "ascoltare musica",diventa davvero un esperienza maggiore rispetto ad un mp3 in cuffia mentre si va a lavoro!


Quoto ogni singola ed individsuale parola.

Io la musica la debbo toccare ed 'odorare'.

Non solo, adoro gli inserti del vinile; diciamola tutta....la 'fisicità' del vinile.

Ora vado a casa dopo un periodo massacrante in ufficio, e mi sparo 'Lemon' degli U2 sul vinile limitato color Oro marmorizzato sul mio Beogram 650.

Link ad immagine (click per visualizzarla)


E scusate lo OT !!!!
kiwivda12 Agosto 2017, 08:21 #35
Certo che si, un giradischi nel 2017 é segno di maturità musicale e consapevolezza. Io per i miei 36 anni ho ricevuto un RP3 con puntina Elys2, veramente un ottimo prodotto per ascolto di qualitá. Chiaro che il resto dell'impianto non deve essere da meno.
Shirov13 Agosto 2017, 11:40 #36
Quando leggo tutti sti articoli sul ritorno del vinile mi chiedo: ma allora ci hanno detto delle gran palle quando ci descrivevano la meraviglia del digitale? Ricordo ancora, sono "vecchio" quando si stavano diffondendo i primi lettori CD, con analisi dotte, approfondite e universalmente diffuse, sulla perfetta pulizia del suono garantita dalla lettura laser, la qualità, il livello ecc, ecc... tutte frottole? Adesso si torna al vinile... e di nuovo, come allora, si diffondono tante testimonianze "non c'è paragone" stavolta di segno opposto, a favore del vecchio supporto.... boh, ho il sospetto che il marketing cerchi di spingerci a crearci nuovi bisogni indotti...
oatmeal13 Agosto 2017, 12:42 #37
Originariamente inviato da: kiwivda
Certo che si, un giradischi nel 2017 é segno di maturità musicale e consapevolezza. Io per i miei 36 anni ho ricevuto un RP3 con puntina Elys2, veramente un ottimo prodotto per ascolto di qualitá. Chiaro che il resto dell'impianto non deve essere da meno.


Ho la tua stessa configurazione e confermo la qualità di ascolto e anche costruttiva. Io l'ho abbinato ad un ampli Yamaha e delle casse Kef. Pienamente soddisfatto da due anni. In passato ho avuto Thorens, ampli Proton e casse Infinity...impianto durato 30 anni
luka73413 Agosto 2017, 16:34 #38
Originariamente inviato da: aoaces
Prova ad ascoltare The Dark Side of the Moon in DSD con una frequenza di campionamento di 2,8224 MHz (64 volte la frequenza di campionamento di un CD Audio) e sentirai che differenza anche rispetto ad un SACD.


Ma questo post è serio oppure è un bait?
markfox20 Novembre 2017, 16:10 #39
ma x favore....non chiamateli giradischi!
Mursey21 Novembre 2017, 19:25 #40
Originariamente inviato da: Luca1980
In effetti è imbarazzante che nel 2017 ci sia ancora chi sostiene che il vinile è superiore al CD. In parte lo giustifico col fatto che occhi e orecchie sono spesso propensi ad essere ingannati. Il vinile distorce e fa sembrare il suono più caldo, meno analitico, così come lo schermo CRT del televisore mitigava scalettature e differenze di colore, facendo sembrare un vecchio videogioco a 320x200x16 colori godibile. Provate a giocare allo stesso su un monitor moderno e lo troverete inguardabile.
Oppure provate a confrontare lo screenshot di un gioco moderno con una foto del monitor... paradossalmente non sembra migliore la seconda? Più smussata, più "calda"?


Concordo in pieno.

Un buon impianto audio e cd rimasterizzati con tecnologie moderne lasciano a bocca aperta.

Capisco solo la nostalgia per un supporto che esteticamente era unico.

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