Recensione JBL Flip 7: un'evoluzione nella giusta direzione, grazie anche all'IA

Recensione JBL Flip 7: un'evoluzione nella giusta direzione, grazie anche all'IA

JBL ha rinnovato la sua gamma di dispositivi portatili e il Flip 7 ha un'eredità importante sulle spalle: quella della gamma di altoparlanti portatili più venduta. Che continua ottimamente, con miglioramenti tangibili

di pubblicata il , alle 17:54 nel canale Audio Video
JBL
 

Quando si parla di altoparlanti portatili non si può non citare la linea JBL Flip. Dalla sua nascita, nel 2013, la gamma Flip ha raccolto un successo enorme, tanto da diventare la più venduta in Europa con circa il 25% del mercato. La nuova incarnazione, JBL Flip 7, è stata annunciata da poco e arriva a quasi tre anni di distanza dal modello precedente, con miglioramenti su tutti i fronti e l'arrivo dell'immancabile IA.

JBL Flip 7: squadra che vince non si cambia

Il JBL Flip 7 non va a rivoluzionare una serie di evidente successo, ma apporta piccole modifiche qui e lì che migliorano l'esperienza d'uso. Rimane invariato il formato: il Flip 7 rimane grande più o meno come due lattine da 330 ml impilate, e pesa poco meno (560 g). Resta dunque un dispositivo molto facile da portare con sé, poiché entra facilmente in qualunque zaino o borsa e si può anche inserire nel portaborraccia di una bicicletta.

Come nelle precedenti generazioni, anche in questo caso il corpo è realizzato in plastica ricoperta di tessuto (entrambi i materiali riciclati, rispettivamente al 77% e al 100%); ci sono due novità rispetto al passato: da un lato il fatto che ora il dispositivo è certificato IP68 ed è pertanto impermeabile e resistente alla polvere; dall'altro la presenza di quattro spigoli in gomma semirigidasu ciascun lato, che fanno sì che l'altoparlante sia immune a cadute fino a un metro d'altezza.

Continua a campeggiare sul fronte il logo JBL, ma c'è un cambiamento nei tasti funzione, che sono ora disposti in due file: la prima contiene il tasto play/pausa e due tasti per regolare il volume, tutt'e tre in rilievo rispetto al corpo del Flip 7; la seconda invece è integrata ed è composta dai tre tasti per accensione e spegnimento, Bluetooth e Auracast, che s'illuminano quando attivi.

Auracast è la prima novità a livello di funzionalità e consente di collegare più altoparlanti JBL fra di loro, così da poter ottenere un volume totale maggiore o una configurazione stereo. Va notato che è possibile collegare solo i dispositivi JBL dotati di Auracast, quindi i modelli più vecchi come il Flip 6 non sono compatibili.

Continuando lungo il cilindro troviamo il cinturino, che è possibile rimuovere e sostituire con un moschettone grazie a un meccanismo che JBL ha chiamato PushLock, assieme all'indicatore di carica della batteria e alla porta USB-C per la ricarica. Aspetto interessante è che è possibile usare il Flip 7 per riprodurre musica usando proprio la porta USB-C, collegando il dispositivo a un computer o a uno smartphone. Per fruire di questa funzionalità è necessario tenere premuto il tasto "play" e inserire il cavo, altrimenti il dispositivo non viene rilevato e procede solo a caricarsi.

Il Flip 7, secondo JBL, ha una durata della batteria di 16 ore, di cui 14 in modalità "normale" e ulteriori 2 in modalità di risparmio energetico; le cifre fornite dal produttore appaiono realistiche, anche in virtù del fatto che l'altoparlante si spegne dopo circa mezz'ora che non riproduce alcun suono, così da risparmiare energia.

L'IA applicata al suono

La novità forse più interessante del Flip 7 è legata all'impiego dell'onnipresente IA. L'intelligenza artificiale in questo caso non è da pensare come un assistente virtuale in grado di rispondere alle domande, ma è invece impiegata per analizzare il suono che viene riprodotto e regolare l'equalizzazione in modo tale da massimizzare il volume e minimizzare la distorsione.

Il risultato è effettivamente apprezzabile: il JBL Flip 7 offre un suono che è sempre nitido e pulito, con una distorsione che è difficilmente identificabile a orecchio anche a volume elevato. Proprio il volume è un aspetto interessante, perché l'altoparlante è in grado di produrre un suono molto potente nonostante le dimensioni ridottissime. Di fatto, durante i test l'abbiamo sempre usato al 20% circa del volume massimo, perché al chiuso un volume più elevato diventa semplicemente eccessivo.

Nonostante le dimensioni ridotte, i bassi sono potenti e profondi, a testimonianza del lavoro fatto da JBL per spremere al meglio il woofer da 80 x 45 mm. Breathe dei Prodigy offre bassi convincenti, con una buona dinamica e la capacità di dare quella fisicità che fa apprezzare questo tipo di brani. Lo stesso si può dire per Wollt Ihr das Bett in Flammen sehen dei Rammstein, che offre il giusto mix di fisicità dei bassi e bilanciamento tra le parti. Anche i piatti risultano convincenti, con un'enfasi significativa che li fa risaltare senza però diventare eccessivi.

Viste le dimensioni ridotte e l'unico woofer, non sorprende che il Flip 7 abbia qualche difficoltà con brani più complessi e stratificati: ad esempio, The Serpentine Offering dei Dimmu Borgir appare piatto poiché molti strumenti si fondono e confondono tra loro. In altri termini, il Flip 7 è ottimo per ascoltare brani in cui bassi e alti sono enfatizzati (il che include la maggior parte della musica "mainstream" odierna), ma è meno indicato per brani più complessi e stratificati - il che è del tutto atteso, vista la compattezza dell'altoparlante.

Nel complesso, dunque, JBL ha fatto un ottimo lavoro con il Flip 7 ed è riuscita a creare un prodotto di alto livello, in grado di tenere testa e superare gli "antenati" di grande successo. L'aggiunta di nuove funzionalità, come Auracast e la riproduzione via USB-C, arricchisce ulteriormente il dispositivo e lo rende ancora più flessibile. Il prezzo ufficiale di 149,99€ rende il JBL Flip 7 un dispositivo accessibile a tutti e, viste le prestazioni, ci sentiamo di consigliarlo se si vuole ottenere il giusto compromesso tra portabilità e qualità del suono. Il JBL Flip 7 è già disponibile sul mercato.

1 Commenti
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bonzoxxx01 Aprile 2025, 18:04 #1
Flip 5, rotto appena dopo la scadenza della garanzia.
Flip 6 idem, rotto poche settimane dopo la garanzia.

Boh, sarò sfigato io..

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