Jony Ive firma il primo progetto hardware dopo Apple: è un giradischi da 60 mila dollari
Il design dell'edizione del cinquantesimo anniversario del giradischi Linn Sondek LP12 è stata affidata a LoveFrom, l'azienda di design fondata da Jony Ive
di Nino Grasso pubblicata il 10 Luglio 2023, alle 13:01 nel canale Audio Video
56 Commenti
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Lui è una perla rara su youtube. Volevo linkarlo ieri poi ho lasciato perdere.
Nel video in questione dovrebbe far riflettere in particolare la parte relativa all'equalizzazione...
Scusa, ma no, la questione è che il CD è già lossless in quanto non è un formato compresso.
La parola lossless ha senso quando applicata ai formati compressi.
Nel video in questione dovrebbe far riflettere in particolare la parte relativa all'equalizzazione...
Infatti, l'audiofilo si straccia le vesti pensando al campionamento del digitale e poi ignora bellamente la curva di equalizzazione riaa che ha effetti ben diversi ed essendo implementata in analogico, non è certamente un campione di precisione a partire dal fatto che un circuito effettua la compressione e un altro la decompressione ed è impossibile che siano perfettamente speculari nel risultato.
Il fatto che il vinile non sia superiore rispetto ad altri formati (o peggiore) non è fatto di per se per decretarne la fine. La fine la potrà decretare solo il mercato, nel momento in cui nessuno o quasi lo utilizzerà.
Feticci come appunto gli oggetti firmati dai grandi designer o grandi marche... quindi questo è un triplo feticcio.
E in fondo non c'è nulla di male ognuno è libero di vivere le proprie passioni come preferisce, almeno finché non arreca danni al prossimo.
Ecco ora che ho detto le mia ovvietà potete pure proseguire
La parola lossless ha senso quando applicata ai formati compressi.
In effetti ho usato il termine in modo errato.
Il nocciolo della questione era il fatto che mentre nell'analogico l'onda sonora era continua, nel CD essendo digitale era una versione a scalini della stessa. (passatemi le varie imprecisioni).
Le pippe mentali dei fanatici del settore partivano da questa cosa qui.
Tu giustamente mi dirai che si parla di aria fritta.. e concordo.
Feticci come appunto gli oggetti firmati dai grandi designer o grandi marche... quindi questo è un triplo feticcio.
quoto.
Il nocciolo della questione era il fatto che mentre nell'analogico l'onda sonora era continua, nel CD essendo digitale era una versione a scalini della stessa. (passatemi le varie imprecisioni).
Le pippe mentali dei fanatici del settore partivano da questa cosa qui.
Tu giustamente mi dirai che si parla di aria fritta.. e concordo.
In testa avevo anch'io la stessa idea, questo video me l'ha fatta cambiare.
In effetti ora mi pare ovvio che a suo tempo, mentre definivano lo standard CD , questi test con oscilloscopio e altre apparecchiature li avevano già fatti.
In effetti ora mi pare ovvio che a suo tempo, mentre definivano lo standard CD , questi test con oscilloscopio e altre apparecchiature li avevano già fatti.
E questo, come molte altre cose è dovuto al fatto che molti parlano non conoscendo le basi, un segnale analogico campionato al doppio della frequenza permette di ricostruire esattamente la curva di partenza, non esistono scalini, per esempio, per disegnare una retta non serve di conoscere tutti i punti che la compongono, basta sapere il punto di inizio e di fine, analogamente accade nel digitale, per ricostruire il segnale originale non servono tutti i punti, bastano quelli che corrispondono al doppio della frequenza massima.
In effetti ora mi pare ovvio che a suo tempo, mentre definivano lo standard CD , questi test con oscilloscopio e altre apparecchiature li avevano già fatti.
Ottimo video!!
Grazie per il link
Ma anche questo è sempre un valore relativo.
Certo, diciamo che è la solita "legge dei rendimenti decrescenti".
Parlando tecnicamente il CD audio è una campionatura che rispetto all'audio analogico perde dei pezzi, è un dato di fatto. Non è la mia opinione.
Questa cosa un orecchio fine su impianto di livello la nota.
[...]
In realtà no, è proprio la tua, intuitiva ma errata, opinione (che fra l'altro è implicitamente avallata nel video citato da the_joe, quando compare il grafico a scalini): come dice l'articolo citato da Opteranium, il teorema di Nyquist-Shannon dimostra che è sufficiente campionare ad una frequenza doppia di quella massima per riprodurre perfettamente il segnale originale; il campionamento in sé non causa quindi alcuna perdita di informazioni.
Nel CD si è scelto di limitare le frequenze a 22 kHz, e quindi di campionare a [poco più di] 44 kHz, perché la maggior parte delle persone, soprattutto da adulte, non è in grado di sentire niente oltre i 20 kHz; ma al contrario di quanto dica l'articolo, riuscire a sentire frequenze così alte non è questione di "orecchio esperto", ma di essere "semplicemente" in grado di percepirle fisicamente.
Puoi quindi essere audiofilo quanto vuoi, ma se sei una persona normale non potrai comunque sentire quelle frequenze (sempre ammesso che il segnale originale le includesse), al di là di quanto tu ti possa impegnare, e del livello delle apparecchiature che usi.
P.S. Acc, vedo che sono in ritardo sulla discussione, avevo iniziato a scrivere il messaggio prima e ho aspettato troppo a finirlo
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