HUAWEI FreeBuds 3 sfidano gli AirPods Pro: 100€ in meno senza rinunce
Sono arrivate sul mercato entrambe da qualche mese ed entrambe hanno la caratteristica di ridurre il rumore attivamente. Due design e due concezioni progettuali diverse ma ognuna con delle caratteristiche importanti. Come funzionano? Ve lo spieghiamo nel nostro confronto.
di Redazione pubblicata il 05 Dicembre 2019, alle 11:21 nel canale Audio VideoHuaweiApple
Apple contro HUAWEI. Android contro iOS. Una sfida aperta da sempre nel campo degli smartphone con l’azienda di Cupertino capace di lanciare sul mercato un ecosistema unico nel suo genere grazie anche all’iPhone in qualche modo pioniere del mercato mobile, e con l’azienda di Shenzhen al primo posto nelle infrastrutture mobile ma anche pronta per contendere lo scettro di maggiore produttore di smartphone al mondo (ban USA permettendo). Due aziende che hanno e stanno coprendo la scena tech del momento assieme.
Entrambe hanno lanciato sul mercato da poche settimane non nuovi smartphone, ma degli auricolari di livello. Parliamo degli AirPods Pro di Apple e delle FreeBuds 3 di HUAWEI. Due dispositivi diversi ma anche molto simili soprattutto per la presenza della soppressione attiva del rumore, un algoritmo capace di eliminare ogni tipo di rumore esterno e permettere agli utenti di ascoltare e concentrarsi esclusivamente sulla musica. Apple cambia il design con AirPods Pro che usano per la prima volta un gommino per garantire maggiore isolamento, mentre FreeBuds 3 sfruttano una minuziosa progettazione capace di migliorare l’ergonomia oltre che l’esperienza di ascolto con un livello acustico di alta qualità.
AirPods Pro costano di listino 279€ mentre le FreeBuds 3 di HUAWEI vengono vendute ad un prezzo di 179€. Una differenza di 100€ che valuteremo in questo nostro confronto partendo dal design passando per l’usabilità, l’autonomia e chiaramente il suono.
DESIGN
Il cambiamento più evidente degli AirPods Pro rispetto ad AirPods 2 è senza dubbio il nuovo design in-ear. Dopo anni in controtendenza rispetto alla concorrenza, che da tempo aveva adottato auricolari con gommini in silicone, ecco che Apple ha deciso di utilizzarli nella sua nuova versione Pro aiutando a migliorare la cancellazione passiva del rumore, caratteristica preponderante di questa nuova generazione di auricolari.
Ironia della sorte, HUAWEI decide invece di adottare la politica di progettazione dell’open-fit abbandonata appunto da Apple con le Pro. L’azienda ha lavorato per renderle comode durante l’utilizzo anche nell’ascolto di musica per ore ed ore. Il lavoro svolto dagli ingegneri di Shenzhen è eccellente in ogni particolare con un salto generazionale importante rispetto alle FreeBuds precedenti e con la capacità di proporsi sul mercato come valida alternativa proprio alle cuffie di Apple, da sempre in vetta alla classifica di gradimento degli utenti.
Entrambi gli auricolari sono realizzati in plastica di alta qualità con un corpo principale dalle linee fortemente anatomiche capaci di permettere la migliore ergonomia all’interno del padiglione auricolare per svariati tipi di orecchi. Per Huawei il lavoro è risultato in parte più difficile a causa dell’assenza di un gommino in silicone a corredo presente invece questa volta sugli AirPods Pro di Apple. Il rivestimento delle cuffie è completamente lucido sia per AirPods che per FreeBuds così come la finitura della custodia di alloggiamento e ricarica. HUAWEI decide di puntare non solo sul bianco ma caratterizza le proprie cuffie con una doppia colorazione. Gli utenti dunque potranno scegliere l’acquisto delle FreeBuds 3 sia in colorazione classica bianca che in nero sempre totalmente lucido.
Da sottolineare il coraggio di HUAWEI nella scelta di design senza “copri auricolare” in silicone che in qualche modo si potrebbe prestare meno alla cancellazione attiva del rumore. Eppure il risultato è da valutare positivamente in modo più approfondito perché la loro ergonomia una volta indossati è davvero elevata e garantisce un utilizzo facile, sicuro e soprattutto comodo senza ‘’tappare’’ troppo l’orecchio.
In entrambi gli auricolari troviamo uno stelo più o meno lungo alla cui base risultano presenti dei fori per il posizionamento di un microfono. Per HUAWEI un secondo microfono è stato posto poi nella parte del corpo centrale dell’auricolare. Interessante il design aerodinamico del condotto del microfono delle FreeBuds 3 di HUAWEI che non fa altro che sopprimere il vento passante riducendo in maniera efficace il rumore e soprattutto garantendo conversazioni cristalline anche durante sessioni di corsa o anche passeggiate in bici. Apple ha invece optato per un doppio microfono capace di captare rumori sia in ingresso che in uscita.
Diversa l’interazione delle due cuffie sullo stelo. HUAWEI decide di mantenere un design liscio per tutta la lunghezza dello stesso proponendo una zona sensibile al tocco per andare ad interagire con l’algoritmo e dunque garantire funzionalità per l’utente. Apple invece cambia il design rispetto al passato e propone invece una piccola tacca con un sensore di forza capace di garantire comandi personalizzati da iOS: un approccio comodo ma a volte non del tutto immediato come invece risulta il tocco presente sulle FeeBuds 3 di HUAWEI.
Per quanto riguarda invece la custodia. Entrambe vengono utilizzate come accessorio principale per ricaricare le cuffie una volta poste all’interno. Diversa però risulta la forma delle stesse. Apple cerca di mantenere per quanto possibile una conformazione rettangolare con angoli fortemente arrotondati e dalle dimensioni piuttosto esigue (60.6 x 45.2 x 21.7 mm). HUAWEI invece decide per una custodia del tutto circolare (diametro di 60.9 x spessori di 21.8 mm) con bordi arrotondati, capace di non creare goffi rigonfiamenti in tasca e con una maggiore comodità per certi aspetti rispetto a quella di Apple.
Entrambe le custodie di trasporto e ricarica sono realizzate in policarbonato rigido in modo da non rovinare in nessun caso le cuffie una volta inserite al loro interno. Piacevoli al tatto con una plastica completamente liscia e qualità costruttiva importante per entrambe. Presente un coperchio fissato saldamente alla parte superiore delle custodie tramite una cerniera capace di aprirsi velocemente anche con una sola mano. Calamitate le chiusure che tendono a sigillare il tutto rendendo difficile l’apertura accidentale della custodia preservando dunque gli auricolari.
Comodo poi il LED di stato che permette di capire in base alla colorazione se la batteria della custodia risulta carica, scarica o se il dispositivo è collegato allo smartphone. Infine per entrambe la ricarica può avvenire via wireless, poggiandole su di una basetta Qi, oppure con i vari cavi Lighting per AirPods Pro e USB-C per FreeBuds 3.
FUNZIONALITA’ ed USO
Le HUAWEI FreeBuds 3 e AirPods Pro sono semplici da utilizzare, comode da tenere sulle orecchie e valide tecnicamente. Sull’ergonomia dobbiamo valutare la differenza tra le due cuffie dovuta alla presenza o meno del gommino in silicone. Apple lo pone in tre diverse misure mentre HUAWEI no, con una progettazione del bulbo auricolare più fissa rispetto alle concorrenti di Apple. Di fatto quello che abbiamo potuto appurare è l’efficacia della conformazione della cuffia che riesce ad adattarsi perfettamente alle orecchie garantendo non solo un’ottima vestibilità ma anche un ascolto senza troppe distrazioni.
Il primo avvio sarà immediato per entrambe. Basterà aprire la custodia e in presenza di un iPhone per gli AirPods Pro e di uno smartphone HUAWEI per le FreeBuds 3, si avrà il riconoscimento automatico delle cuffie con connessione non appena dopo la segnalazione con popup a schermo. In caso di collegamento ad altri device si dovrà agire sul pulsante presente in entrambi per porre il tutto in modalità di accoppiamento via Bluetooth.
HUAWEI arricchisce il sistema di funzionamento delle FreeBuds 3 proponendo sullo store di Google una specifica applicazione dove sarà possibile agire sulle impostazioni delle cuffie e dove si avrà sempre il comando delle stesse con relative informazioni. Questo permette di poter usufruire delle informazioni e dei comandi anche su altri smartphone non HUAWEI. Apple invece permette di modificare i settaggi degli AirPods Pro solo nel menu delle Impostazioni cosa che purtroppo li rende inaccessibili su altri smartphone non Apple. Una mancanza che ha fatto nascere app di terze parti per Android ma che di fatto permettono sì di avere qualche informazione o settaggio utile ma che non risultano native e complete.
Sulla comodità delle due cuffie non possiamo che dichiarare di essere in presenza di auricolari sicuramente top di gamma. Entrambi garantiscono l’utilizzo in situazioni estreme come allenamenti o anche passeggiate in bicicletta. Una volta indossate sia AirPods Pro che FreeBuds 3 non fuoriescono dal padiglione auricolare involontariamente. Chiaramente il gommino di silicone tenderà a sigillare maggiormente gli auricolari di Apple che di contro però tenderanno a “tappare” in alcune situazioni un po’ di più e questo per molti utenti potrebbe essere uno svantaggio soprattutto in caso di conversazione durante una chiamata. Le FreeBuds 3 invece non tendono a “chiudere” ermeticamente il padiglione auricolare e questo permette di non avere situazioni di ovattamento.
QUALITA’ SONORA
Parliamo ora della qualità audio delle cuffie. In entrambi i dispositivi la presenza tecnologica è massiccia soprattutto perché accompagnata anche dall’Intelligenza Artificiale, capace di garantire il massimo comfort con la soppressione del rumore. Le HUAWEI FreeBuds 3 vedono la presenza del Kirin A1, ossia un chip studiato appositamente per ottenere alte prestazioni con encoder ottimizzato per la connessione stabile senza interferenze anche in ambienti affollati. Tutto vero perché dopo una prova in aeroporto, in treno e metro, le cuffie non hanno avuto alcun tipo di problematica sia nella connessione allo smartphone sia nella trasmissione del contenuto multimediale. Assente la latenza che garantisce la visione film o di realizzare sessioni di gioco in modo preciso senza ritardi o lag di sistema. Sulla soppressione attiva del rumore abbiamo raggiunto un importante risultato grazie al processore audio di prima categoria da 356 Mhz capace di ottimizzare la cancellazione del rumore in tempo reale in base al rumore ambientale. Il sistema cattura il rumore di fondo e lo cancella attivamente con ottimi risultati. Il suono è sempre con un volume elevato e soprattutto limpido e dettagliato nella sua definizione anche con elevati bassi.
Da sottolineare poi anche la perfetta predisposizione delle cuffie di HUAWEI alle chiamate. La conversazione in cuffie è praticamente perfetta con voce cristallina ed efficace sia per chi ascolta sia per chi parla. Le prove condotte hanno premiato questo aspetto conseguenza di un lavoro egregio da parte dell’azienda di Shenzhen da sempre pioniera in questo campo.
Apple si affida al suo chip Apple H1 integrato anche sugli AirPods classici di seconda generazione. Un processore dalle ottime prestazioni sia per i collegamenti wireless, che difficilmente decadono o non vengono effettuati. I nostri test hanno rivelato un chip H1 sempre pronto all’occorrenza e soprattutto capace di regolarizzare al meglio la cancellazione attiva del rumore. Il suono è grosso e profondo anche se, come sempre per gli auricolari Apple, i bassi non sono esagerati anzi risultano mancanti in alcune situazioni. Vantaggio per chi preferisce la loro assenza, svantaggio invece per chi non ne può fare a meno.
In Apple AirPods Pro da menzionare la modalità “Ambiente” che permette, senza togliere gli auricolari dalle orecchie, di ‘’sentire’’ tutto quello che accade intorno. Una modalità realizzata via software visto che la presenza dei gommini in silicone isolano completamente gli utenti dall’ambiente esterno. Il sistema funziona anche se è palese come anche con questa modalità attiva non si arrivi alla percezione completa dell’ambiente e qui il vantaggio delle HUAWEI FreeBuds 3 è sicuramente importante.
AUTONOMIA
Sull’autonomia siamo praticamente sulla stessa linea. Apple viaggia con i suoi AirPods Pro sulle 4 ore e mezza con cancellazione del rumore attiva mentre le FreeBuds 3 di HUAWEI raggiungono e superano le 4 ore e mezza. La custodia di ricarica poi permette per entrambe di ottenere praticamente le 24 ore di utilizzo prima di dover effettuare le ricarica dell’accessorio.
CONCLUSIONI
HUAWEI FreeBuds 3 ed Apple AirPods Pro sono senza dubbio due dei migliori auricolari con soppressione del rumore attiva presenti ad oggi sul mercato in questa fascia di prezzo. Sono antagoniste le une rispetto alle altre e di fatto posseggono dalla loro aspetti migliorati rispetto alle passate generazioni grazie soprattutto all’introduzione della riduzione attiva del rumore. La qualità è elevata per entrambe con un prodotto, quello di HUAWEI, votato maggiormente per essere utilizzato più facilmente e velocemente da tutti grazie all’assenza del gommino in silicone che isola meno ma che di fatto permette di non avere quella sensazione di “oppressione sonora” che potrebbe dare fastidio ad alcune persone.
In questo caso però il prezzo è una questione che non potrà essere sottovalutata. Gli AirPods Pro costano 279€ contro i 179€ da sborsare per le FreeBuds 3 di HUAWEI. Un range importante che in questo tipo di auricolari fanno effettivamente la differenza nell'acquisto di uno piuttosto che dell'altro prodotto. L'approccio alla riduzione attiva del rumore è diverso per Apple e HUAWEI. Di fatto tante sono le somiglianze sia a livello tecnico che a livello di usabilità ed è palese come proprio il prezzo potrebbe pesare fortemente sulla scelta.
4 Commenti
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Honoreso questa auricolari Bluetooth 5.0 a 14 Euro dalla Cina a marzo e sinceramente di più non spenderei, ma neanche 25/30 Euro, i prezzi di questi per me sono ridicoli, ma sarà questione di priorità,ho tipo speso 450 Euro di attrezzatura fotografica nel black friday (cose che in parte volevo prendere comunque e in parte erano in offerta troppo allettante 0ed rinunciare) che fuori dalla promozione mi sarebbero costate oltre 1.000, se fosse passato in super offerta altro avrei speso anche di più, magari chi spende 200 euro di auricolari non spenderebbe per quello che spendo io in foto. Ah, per la cronaca per quanto i miei non hanno cancellazione del rumore, a ogni incrocio li tolgo, altrimenti prima look qualche macchina mi tira sotto,isolano anche troppo per me, di più per me è solo un problema.https://www.youtube.com/watch?v=pNUp-2Ji_Eo
"un c'ho capito un ..."
"un c'ho capito un ..."
RESPECT!
Giovannone ROCKS!
Ognuno ha la propria misura per quanto riguarda entrate/uscite. Non ha senso dare il proprio valore ad un oggetto paragonandolo ad uno di tua preferenza di qualità estremamente inferiore (cuffie da 15€ prese su amazon che hanno in comune solo la forma).
Non vorrei sembrare stronzo ma 450€, in ambito fotografico, sono noccioline.
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