Geoblocking addio: dal 1 Aprile gli utenti potranno usare i propri abbonamenti digitali in tutta Europa
Dal prossimo 1 Aprile 2018 entrerà in vigore il nuovo regolamento sulla portabilità dei contenuti digitali. Gli utenti potranno utilizzare i propri piani di abbonamenti streaming in tutti i paesi europei senza alcuna distinzione. Ecco come funzionerà.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 29 Marzo 2018, alle 16:41 nel canale Audio VideoEra nell'aria ma finalmente la conferma arriva dalla fiducia al nuovo Regolamento approvato dalla Commissione Europea che permetterà dal prossimo 1 Aprile 2018 di utilizzare i propri abbonamenti ai servizi di streaming, sia musicale che video, anche negli altri paesi europei non di residenza. Non ci saranno dunque più limiti, barriere virtuali o muri che bloccheranno lo streaming. Tutti gli utenti potranno usufruire dei vari Netflix, Infinity, Sky e anche Spotify, Tidal o Apple Music anche all'estero nei viaggi nei paesi europei senza alcun costo aggiuntivo.
Come funzioneranno i servizi in abbonamento con il nuovo regolamento?
L'Unione Europa fa dunque un altro passo in avanti nel "geoblocking" e lo fa dopo aver abbattuto il muro del roaming per la telefonia mobile. In questo caso dal prossimo 1 Aprile 2018 tutte le proprie serie TV e programmi TV preferiti in streaming potranno risultare accessibili ovunque. Con precisione tutti i paesi dell'Unione Europea aderiranno (tranne Norvegia, Serbia e Montenegro) e dunque anche se ci si troverà in viaggio in questi paesi si potrà continuare a visionare ogni singolo programma trasmesso dal servizio di streaming musicale o video.
Il Regolamento inoltre dichiara come "il fornitore non sia responsabile qualora la qualità della prestazione del servizio sia inferiore a causa di una connessione ad internet limitata". Oltretutto si fa menzione anche del fatto che non vi sarà interscambiabilità tra i vari servizi nazionali. Questo significa che chi si recherà in Spagna, ad esempio, non potrà contare di usufruire delle offerte spagnole dei servizi di streaming ma manterrà appunto gli abbonamenti e tutto ciò che ne consegue del paese di residenza.
Una vera e propria rivoluzione voluta in nome del mercato unico, dell’abbattimento delle ultime frontiere, e tutela del consumatore. Il Vicepresidente Ansip, la Commissaria Gabriel, il Ministro bulgaro Ivaylo Moskovski e i membri del Parlamento europeo Pavel Svoboda e Jean-Marie Cavada hanno dichiarato: "I cittadini sono al centro delle nostre iniziative digitali. A partire dal 1° aprile, qualunque sia la loro destinazione in Europa, non dovranno più rinunciare ai film, alle serie, ai programmi sportivi, ai videogiochi ed agli e-book preferiti. Il regolamento si applica ai servizi a pagamento, ma possono allinearsi anche i fornitori di servizi gratuiti. I vantaggi non riguardano solo i consumatori, ma anche i fornitori dei servizi online, che non dovranno più acquistare i diritti per i paesi in cui viaggiano i loro abbonati […]. Oggi abbiamo fatto un altro importante passo avanti verso il Mercato digitale unico ed una società digitale europea più unita, accessibile a tutti i cittadini e vantaggiosa a livello economico."
Chiaramente vi è anche il bando ai furbetti e in questo caso il regolamento dichiara apertamente come si potrà usufruirne anche all’estero dei servizi di streaming, a patto che il dispositivo portatile non sia collegato troppo da un altro Paese membro dell’Ue. Si dovrà dunque limitare il tempo di permanenza continua nel paese non di residenza.
9 Commenti
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Praticamente io che ci speravo rimango fregato. Vivendo all'estero speravo nella possibilità di pagare per vedere contenuti italiani. E invece no. Vabbè, avanti di IPTV + VPNS-E-M-P-L-I-C-E-M-E-N-T-E-G-E-N-I-A-L-E!
teoricamente si, il che sarebbe una comodità non indifferente per una moltitudine di utenti
Esatto. Con Netflix, per esempio, quando sono stato in Austria avevo a disposizione un catalogo ben più vasto di quello italiano ma era disponibile solo la lingua tedesca oltre a quella inglese.
Adesso invece puoi avere a disposizione lo stesso catalogo che vedi a casa in ogni paese europeo. Non male davvero.
E su queste cose che non capisco se l'UE voglia veramente o meno far considerare l'Europa uno stato unico al pari degli USA
E su queste cose che non capisco se l'UE voglia veramente o meno far considerare l'Europa uno stato unico al pari degli USA
Ma l'obiettivo è più o meno quello, solo che non si può fare dall'oggi al domani, va fatto un passo per volta...e il roaming o questo sono un buon inizio.
Adesso invece puoi avere a disposizione lo stesso catalogo che vedi a casa in ogni paese europeo. Non male davvero.
non ne vedo il vantaggio onestamente a meno che a me, cittadino del Paese X, non sia consentito di acquistare l'account del Paese Y
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".