Panasonic LZ2000: il televisore 55 pollici OLED con audio orientabile

Panasonic LZ2000: il televisore 55 pollici OLED con audio orientabile

Il pannello Master OLED Pro raggiunge importanti picchi di luminanza ed un'eccellente accuratezza del colore, ma il vero fiore all'occhiello di questo televisore è l'array di altoparlanti con tecnologia beamforming per orientare il sonoro in maniera precisa

di pubblicato il nel canale Audio Video
Panasonic
 

Dopo aver analizzato lo scorso mese il televisore OLED Panasonic LZ1500 da 42 pollici, prodotto interessante in virtù delle sue dimensioni contenute che lo rendono una soluzione versatile anche per allestimenti non esclusivamente "televisivi", rivologiamo oggi la nostra attenzione al modello TX-55LZ2000E: si tratta di un esemplare da 55 pollici che fa parte della linea top di gamma del catalogo del produttore giapponese, in una dimensione che è quella che sul mercato va per la maggiore tra le preferenze del pubblico.

Come già avevamo avuto modo di indicare nel precedente articolo la serie LZ1500 e la serie LZ2000 sono di fatto identiche con, però, un'importante differenza: nei televisori serie LZ2000 è presente un sistema di array diffusori acustici a banda intera in linea che può sfruttare la tecnologia beamforming. Cosa significa? La tecnologia beamforming è un particolare accorgimento (viene utilizzato anche in campo radio, per ottimizzare le trasmissioni senza fili) che prevede l'emissione di onde elettromagnetiche - acustiche, nel caso del diffusore audio del televisore - che tramite l'opportuna gestione di interferenze costruttive e distruttive permettono di indirizzare il suono in punti precisi nello spazio. Questo permette di poter ottenere non solo una miglior resa tridimensionale, per aumentare il coinvolgimento nell'esperienza d'uso, ma anche solamente l'enfatizzazione e l'orientamento dell'audio in una zona o in un punto.

Ulteriore elemento di distinzione per la serie LZ2000 e sulle dimensioni da 55 pollici in su è la presenza di un dissipatore di calore per il pannello OLED, che permette di ottenere picchi di luminanza più elevati smaltendo efficacemente il calore generato. Il pannello, lo ricordiamo, è di produzione LG Display: si tratta dei già conosciuti pannelli EX basati sull'impiego di deuterio che permettono una maggior efficienza. Inoltre i televisori LZ2000 da 55 pollici in su sono marchiati "Master OLED Pro", ad indicare proprio la presenza di pannello EX, dissipatore di calore e algoritmi per l'ottimizzazione e "spinta" della luminanza. A tutto ciò si aggiunge un processo di selezione qualitativa che Panasonic compie al momento della fornitura dei pannelli: quelli di particolare qualità costruttiva vengono riservati per le proposte top di gamma.

TX-55LZ2000E si presenta come un televisore dall'aspetto abbastanza austero e con una certa imponenza, forse anche per via della fascia posta alla base del televisore che racchiude l'array di altoparlanti. Al pari del fratello da 42 pollici che avevamo recensito qualche settimana addietro, anche l'esemplare da 55 pollici della serie LZ2000 propone un'impostazione estetica lontana dalla ricerca esasperata degli spessori impalpabili o dal design a tutti i costi, con una maggiore attenzione alla funzionalità e alla robustezza del televisore. Da segnalare inoltre la presenza del piedistallo con supporto ruotabile, che permette al televisore di essere orientato in maniera agevole qualora venga collocato su un piano non proprio ortogonale al punto di visione.

L'impostazione progettuale è di fatto la medesima del 42LZ1500 analizzato in precedenza, e anche in questo LZ2000 troviamo le connessioni raccolte tutte sulla parte destra (sinistra, se osservato frontalmente) del pannello posteriore. Le porte sono collocate sullo sbordo di un ribassamento, così che sia possibile collegare i cavi in maniera più naturale, senza costringerli a curvature o flessioni che alla lunga potrebbero usurarne l'integrità.

Il televisore mette a disposizione 4 ingressi HDMI 2.1, ma il supporto a varie tecnologie differisce da porta a porta: eARC è solo per la porta 1, le tecnologie VRR, 4K HFR e AMD Freesync Premium sono disponibili per le porte 1 e 2 mentre la modalità Auto Low Latency Mode è supportata da tutti gli ingressi. Vi sono poi 3 porte USB tutte con tensione di 5V, ma una porta a 900mA e le altre due a 500mA di erogazione massima. C'è il connettore ottico per l'audio digitale, il connettore component AV, il mini-jack per cuffie o subwoofer (configurabile da menu) e il connettore RJ45 per collegare il televisore ad una rete. Infine troviamo due connettori satellitari, il coassiale per l'antenna e lo slot Common Interface. Sul fronte delle connessioni "invisibili" ci sono WiFi e Bluetooth.

Sempre nella parte posteriore del televisore, ma dal lato opposto rispetto alla zona delle porte di connessione, si trovano i pulsanti di accensione e per lo scorrimento dei canali e la regolazione del volume. Non è così frequente trovarli sui televisori più recenti, dove il minimalismo e lo "sleek design" spesso hanno la meglio: apprezziamo la scelta di Panasonic di mettere a disposizione dei controlli "di emergenza" sul corpo del televisore.

La stessa filosofia è applicata anche al telecomando, caratterizzato da un aspetto vagamente "retrò", ma che offre un elevato numero di pulsanti per avere tutti i controlli che servono a portata di mano.

La carta d'identità tecnica di Panasonic TX-55LZ2000E è la medesima del modello a 42 pollici recensito in precedenza: risoluzione nativa 4K (3840x2160 pixel) e pannello OLED EX. Sotto la scocca si trova il processore d’immagine HCX Pro AI che sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare i parametri dell’immagine in relazione al contenuto in riproduzione e all’ambiente di osservazione (questo anche grazie al sensore di luminosità ambientale integrato nel televisore). Sul fronte HDR troviamo il supporto a tutti gli standard: Dolby Vision IQ, HDR10+ Adaptive e Netflix Adaptive Calibrated Mode. Panasonic non trascura i videogiocatori, mettendo a disposizione Game Mode Extreme che ottimizza qualità di immagine e, soprattutto, prestazioni del pannello per chi vuole giocare ad alti livelli. Questo è possibile anche grazie al supporto delle già citate tecnologie HFR, VRR a 120Hz con AMD FreeSync Premium. Sul versante audio - dove c'è la sostanziale differenza con il modello LZ1500 da 42 pollici -  troviamo due altoparlanti laterali da 15W ciascuno, l'array frontale da 70W complessivi e un woofer da 20W. C'è poi il supporto a Dolby Atmos oltre la tecnologia proprietaria Cinema Surround Pro. Per quanto riguarda, infine, gli standard di sintonizzazione, abbiamo a che fare con un TV provvisto di sintonizzatore analogico, sintonizzatore digitale DVB-T/T2/DVB-S2/DVB-C e standard HbbTV. La presenza del doppio sintonizzatore, inoltre, consente di registrare su un hard disk esterno opzionale.

Come abbiamo spiegato in apertura, il televisore Panasonic TX-55LZ2000E è provvisto di un pannello OLED che di base è caratterizzato dalla medesima tecnologia del "fratello minore", e anche il processore d'immagine è il medesimo. Ci aspettiamo pertanto un comportamento tutto sommato sovrapponibile con quello riscontrato durante l'analisi di TX-42LZ1500E, ma con un picco di luminanza superiore in virtù della presenza del dissipatore di calore e degli algoritmi di Luminance Booster. Mettiamo velocemente alla prova questo televisore con i nostri consueti test tramite Calman e le sonde i1Display e i1Pro, anche per verficare se la selezione qualitativa dei pannelli operata da Panasonic abbia ricadute effettive sulla qualità di immagine.

Bilanciamento RGB

Panasonic TX-55LZ2000E - Professionale 1 SDR

Curva di Gamma SDR

Panasonic TX-55LZ2000E - Professionale 1 SDR
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Panasonic TX-55LZ2000E - Professionale 1 SDR
. Gamut misurato Copertura Rapporto
. REC BT.709 99.83% 103.98%
. DCI P3 D65 76.65% 76.65%
. Adobe RGB 75.81% 77.08%
. BT.2020 54.99% 54.99%

DeltaE - Macbeth Color Checker

Panasonic TX-55LZ2000E - Professionale 1 SDR

Il profilo "Professionale 1" è quello che ha restituito il comportamento più equilibrato e di qualità per quanto riguarda la modalità SDR. La verifica del bilanciamento dei componenti RGB della scala di grigi mostra una situazione non impeccabile, ma comunque molto buona: la leggera carenza di blu genera una lieve dominante gialla che tuttavia è difficilmente distinguibile ad occhio nudo e viene per lo più rilevata solo dal punto di vista strumentale. L'andamento della curva di gamma è molto ben aderente al riferimento, con una luminanza massima per questo profilo di 206 candele su metro quadro, ideale per varie situazioni di visione. Nulla da segnalare dal punto di vista cromatico, se non un comportamento davvero ottimo con un'estensione del triangolo di gamut che copre pressoché interamente il riferimento REC BT.709. Infine la verifica della fedeltà cromatica, che rappresenta la sintesi di quanto analizzato fin qui, restituisce un DeltaE medio inferiore a 1 a dimostrazione che la dominante gialla di cui parlavamo poco sopra non va a viziare in alcun modo l'esperienza di visione.

Bilanciamento RGB

Panasonic TX-55LZ2000E - Filmmaker HDR

Curva di Gamma HDR

Panasonic TX-55LZ2000E - Filmmaker HDR
. Luminanza misurata
. Gamma SMPTE2084 HDR
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Panasonic TX-55LZ2000E - Filmmaker HDR
. Gamut misurato Copertura Rapporto
. REC BT.709 100.00% 135.46%
. DCI P3 D65 98.12% 99.86%
. Adobe RGB 87.98% 100.42%
. BT.2020 71.64% 71.64%

DeltaE - Macbeth Color Checker

Panasonic TX-55LZ2000E - Filmmaker HDR

Per quanto riguarda invece i contenuti HDR è il profilo Filmmaker a proporre la miglior resa di questo televisore. La neutralità della scala di grigi è piuttosto valida, si evidenzia una lieve deviazione solamente a partire dal 75%, punto in cui avviene il caratteristico clipping della curva di gamma HDR e dove in realtà l'occhio umano è meno sensibile alle variazioni di colore. Notevole il picco di luminanza che arriva a toccare le 1000 candele su metro quadro, con una progressione tonale particolarmente fedele alla curva canonica. Il dominio cromatico è eccellente, con una copertura pressoché totale dello spazio colore DCI-P3 e una fedeltà cromatica di altissimo livello, con un DeltaE medio sotto ad 1. In definitiva si tratta di un televisore che può regalare grandi soddisfazioni agli appassionati dell'alta fedeltà, con la garanzia di poter visionare contenuti aderenti all'intento creativo degli autori.

In generale, rispetto a quanto riscontrato con l'analisi del modello LZ1500 da 42 pollici, si riesce ad apprezzare un comportamento complessivo ancor superiore con i profili d'immagine preimpostati, laddove il fratello minore aveva bisogno di un piccolo lavoro di calibrazione per poter esprimere il pieno potenziale. Stiamo parlando di pignoleria comunque, si tratta di ottimi televisori già fuori dalla scatola, con LZ2000 da 55 che mostra un po' di carattere in più, frutto della cura e dell'attenzione al momento della progettazione: la selezione dei pannelli condotta dai tecnici Panasonic non è solamente una narrativa di marketing, ma trova riscontro nella realtà. 

L'elemento che caratterizza questo televisore, e in generale la linea LZ2000, è come indicato in precedenza l'array di altoparlanti in linea che sfrutta la tecnologia beamforming per orientare l'audio in un punto preciso o in una zona. Nel modello da 55 pollici in prova sono 14 gli altoparlanti presenti, che salgono a 16 e 18 rispettivamente nei modelli da 65 e 77 pollici) Si tratta di una funzionalità che può essere utile quando il televisore risulta collocato in una posizione non perfettamente centrale rispetto al punto di visione, oppure quando si desidera guardare il televisore senza disturbare eccessivamente le altre persone presenti nell'ambiente e magari intente nelle loro faccende.

All'interno del menu audio è possibile selezionare differenti modalità per l'orientamento della scena sonora: posizionamento localizzato, posizionamento specifico e posizionamento dell'area. Partiamo da quest'ultimo, che consente di orientare la scena sonora in un'area definita dall'utente, in maniera tale che l'esperienza d'ascolto sia ottimizzata per più ascoltatori collocati in una zona relativamente ristretta.

E' il caso probabilmente più frequente, dove il televisore è situato in posizione decentrata rispetto al divano: sfruttando opportunamente questa modalità è possibile ricollocare la scena audio come se fosse esattamente frontale agli spettatori, che possono così fare esperienza di una maggior immersività e di una miglior spazialità d'ascolto rispetto a quello che sarebbe se la sorgente acustica e la zona d'ascolto fossero rispettivamente decentrate.

Posizionamento localizzato e posizionamento specifico si comportano in maniera molto simile e riguardano l'orientamento della scena sonora in relazione ad un singolo ascoltatore. La differenza sta nel fatto che posizionamento specifico ha esattamente lo scopo che accennavamo poco sopra: ricreare - ovviamente per quanto possibile - una "bolla sonora" in maniera tale da non arrecare disturbo ad altre persone. La differenza tra le due modalità è abbastanza percepibile anche ad orecchio, dal momento che per ottenere questo risultato viene praticata una attenuazione delle frequenze più gravi, che in acustica sono quelle più "indisciplinate" e che tendono a diffondersi facilmente in ogni direzione.

Regolare il posizionamento della scena audio è estremamente semplice: all'interno del menù, in ogni modalità, è presente una griglia "a ventaglio" all'interno della quale l'utente può liberamente posizionare l'"omino" che rappresenta l'ascoltatore (oppure un'ellisse nel caso della modalità ad area). Accanto alla griglia sono indicati gli angoli di scostamento rispetto al centro del televisore e la distanza dallo stesso. Dotandosi di un semplice metro e di un goniometro è possibile stabilire con una buona precisione quale sia il punto di ascolto, e posizionare l'omino su di esso.

L'esperienza d'ascolto è interessante: tutte e tre le modalità sono in grado di ricreare una buona stereofonia dinnanzi all'ascoltatore, il quale avrà la sensazione (e l'illusione) di trovare la fonte sonora esattamente davanti a sé. In questo modo anche se il televisore è decentrato rispetto al punto di visione e d'ascolto, non vi saranno compromissioni nella spazialità della scena sonora.

Sul fronte dei menu, delle funzionalità gaming e del sistema smart TV abbiamo a che fare con le medesime soluzioni e la stessa impostazione e organizzazione già incontrata con l'analisi del modello LZ1500: su questi aspetti non ci dilungheremo oltre, col rischio di passare per ripetitivi e rimandiamo quindi il lettore alla recensione pubblicata in precedenza.

E in generale anche il giudizio esprimibile su questo televisore non si discosta molto da quello maturato in direzione del fratello minore. In questo caso, però, abbiamo a che fare con un televisore che in virtù dei suoi 55 pollici, sarà utilizzato proprio a scopo di intrattenimento a differenza del modello LZ1500 da 42 pollici le cui dimensioni lo potevano rendere adatto anche come schermo da produzione. La qualità d'immagine è di alto livello, e permette di godere di un'esperienza visiva appagante, piacevole e coinvolgente fatta di una ricchezza tonale e cromatica di tutto rispetto.

Il valore aggiunto a quest'esperienza è dato dalla particolarità del comparto audio, frutto di un'implementazione decisamente ingegnosa e interessante: la tecnologia beamformig consente, nel concreto, di orientare e direzionare la scena sonora a seconda delle esigenze dello spettatore, che magari si trova a dover adattare il televisore all'ambiente in cui esso è collocato. Si tratta qualcosa che forse sarà snobbata dai puristi dell'ascolto, ma da quanto abbiamo potuto provare permette anche a chi si trova a posizionare il televisore in un ambiente non precisamente specializzato a poter far esperienza di un ascolto più accurato.

Panasonic TX-55LZ2000E è proposto sul mercato ad uno street price (cioè ad un prezzo reale che è possibile trovare presso i rivenditori) di circa 2400 euro IVA inclusa. L'esborso è consistente, ma rispecchia la validità della dotazione tecnica e dell'espressione qualitativa di questo televisore.

25 Commenti
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sbaffo03 Marzo 2023, 19:48 #1
non mi è chiara una cosa:
il quale avrà la sensazione (e l'illusione) di trovare la fonte sonora esattamente davanti a sé. In questo modo anche se il televisore è decentrato rispetto al punto di visione e d'ascolto...,
quindi avrò l'impressione che il suono venga da un punto diverso rispetto all'immagine/tv? non mi sembra una gran cosa.
Secondo loro dovrei guardare la tv storta?
Visto che ha il piedistallo centrale, farlo girevole come si è sempre fatto? Giri la tv in un secondo e hai tutto dritto. No?
Oppure vai di aggeggi Meliconi
Marko#8804 Marzo 2023, 13:52 #2
Poi prendi un amplificatorino, anche piccolo in classe D, due diffusori veri anche da poco e si sente decisamente meglio che con array di altoparlanti, beamforming e cazzi vari
Wikkle05 Marzo 2023, 00:06 #3
Ma stiamo veramente parlando di audio che esce dal televisore?
Dai, per favore, siamo seri.

A questo punto preferisco il frigorifero che ti manda un sms quando il latte sta per scadere.

Non spendete soldi in cazzate, risparmiate, e poi passate a questi prodotti che si comprano e durano 1000 anni, non come il televisore che dopo pochi anni è da sbattere nel cesso.

---->>> https://mksound.com/products/v-plus-series/v10-plus/

Il cinema sarà solo un vecchio ricordo.
supertigrotto05 Marzo 2023, 13:25 #4
Secondo me,dovrebbero solo fare monitor e,gruppo audio e sintonizzazione separati tipo soundbar o centrale e due altoparlanti.
Con il poco spazio a disposizione,gli altoparlanti dei televisori moderni fanno tenerezza.
Wikkle05 Marzo 2023, 13:29 #5
Originariamente inviato da: supertigrotto
gli altoparlanti dei televisori moderni fanno tenerezza.


Sei molto gentile
frankie05 Marzo 2023, 17:01 #6
La tenerezza prima di tutto.
In ogni caso, anche se poco, con beamcomesefosseantani stano tornando gli altoparlanti frontali. RIVOLUZIONE?

Anche ammiocuggino anzi ammionipote di due anni sa che se ti metti di fronte agli altoparlanti senti meglio.
Lio8606 Marzo 2023, 14:48 #7
Originariamente inviato da: Wikkle
Ma stiamo veramente parlando di audio che esce dal televisore?
Dai, per favore, siamo seri.

A questo punto preferisco il frigorifero che ti manda un sms quando il latte sta per scadere.

Non spendete soldi in cazzate, risparmiate, e poi passate a questi prodotti che si comprano e durano 1000 anni, non come il televisore che dopo pochi anni è da sbattere nel cesso.

---->>> https://mksound.com/products/v-plus-series/v10-plus/

Il cinema sarà solo un vecchio ricordo.



Si ma quanto verrebbe a costare un semplice 5.1 di questi signori?
Wikkle06 Marzo 2023, 15:05 #8
Originariamente inviato da: Lio86
Si ma quanto verrebbe a costare un semplice 5.1 di questi signori?


Che fà tutto (parlando di solo home cinema) è il subwoofer.

Il SW è l'unico che può essere di marca diversa da tutto il restante impianto audio.
Con un bestione come quello, tutto il resto è secondario e si può avere il restante anche di fascia media.
Lio8606 Marzo 2023, 19:47 #9
non volevo fare polemica era una domanda per pura conoscenza dato che non ho trovato prezzi sul loro sito.

Prima o poi quando cambierò casa l impianto audio per home cinema mi piacerebbe averlo
acerbo07 Marzo 2023, 07:52 #10
Originariamente inviato da: Marko#88
Poi prendi un amplificatorino, anche piccolo in classe D, due diffusori veri anche da poco e si sente decisamente meglio che con array di altoparlanti, beamforming e cazzi vari


due speaker con l'amplificatorino? ma perché non andate a provarlo prima di sparare minkiate?

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