Technics: rinasce il mitico giradischi a trazione diretta con SP-10R

Technics: rinasce il mitico giradischi a trazione diretta con SP-10R

Dopo aver rinverdito l'eredità dei giradischi a trazione diretta con la serie SL-1200, ora rinnova anche la serie di altissima gamma con Technics SP-10R, che rappresenta quello che ai tempi avrebbe potuto essere SP-10 Mark IV

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Audio Video
TechnicsPanasonic
 
23 Commenti
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jepessen31 Agosto 2017, 17:38 #11
Originariamente inviato da: Piedone1113
Al tempo ascoltai lo stesso album (brothers in arms) sullo stesso impianto sia in vinile che in cd.
Tralasciando che l'impianto completo aveva un costo elevato (nell'85 circa 8 milioni delle vecchie lire) non ho notato affatto quello che dici, anzi sugli alti il vinile era molto più definito.
Se poi mi parli di musica odierna be la differenza la puoi notare solo sulle registrazioni di concerti di musica classica dato che le traccie sono limitate sia in alto che in basso per non far sfigurare gli impiantini tutte lucette che hanno una scarsa qualità.


Quello dipende anche da come viene fatta la registrazione. Ovviamente se vuoi sfruttare a dovere un supporto digitale devi avere anche una sorgente di qualita'. Se per scrivere su CD leggi il vinile, lo elabori (con I filtri dell'epoca) e lo riversi, la qualita' e' sicuramente inferiore. Io parlo di registrazione a partire dalla stessa sorgente, altrimenti e' come dici tu.

Quando avevo ancora lo stereo con le cassette e l'equalizzatore ricordo che avevo comprato la cassetta originale di Innuendo, e poi mi avevano regalato anche il CD, e vedevo dal grafico dell'equalizzatore (si, ero scemo anche a quei tempi), che gli alti erano piu' potenti suonando dalla musicassetta (lo ricordo perche' era l'unico album che avevo su due supporti diversi ed era la prima volta vedevo equalizzatori grafici)...
Piedone111331 Agosto 2017, 18:03 #12
Originariamente inviato da: the_joe
E certo ai tempi il vinile era all'apice dello sviluppo e il cd agli inizi, sia i lettori che i dischi digitali confronto a quelli di oggi facevano schifo.

Dovresti rifare la prova oggi con musica registrata bene per avere un'idea di quanto il digitale abbia fatto progressi.


Concordo la qualità della musica commerciale oggi è orientata agli ascolti con i lettori portatili e le cuffiette per cui dinamica compressa e alti/bassi limitati per non mandarli in crisi.


Non Brothers in Arm.
e' considerato tutt'ora come al top per qualità di incisione (e parlo della versione cd).
Per il lettore posso darti in parte ragione era comunque un technics di classe AA in grado di far impallidire il 90% dei lettori oggi in commercio.
In fondo il DAC è soltando una parte del processo di sviluppo dell'audio.
Per dire quell'impianto (di una mia cugina di Roma) pilotavano una coppia di casse RCF in marmo di carrara a forma di piramide.
tallines31 Agosto 2017, 18:35 #13
Lo comprerei all' istante .

Il vinile è sempre il vinile

A parte che......hanno fatto i famosi cd musicali, come per dire che sono meglio, resistono di più agli urti, alle cadute...........cade un cd o se il cd è troppo graffiato........hai chiuso ehhhhh .

Altro che il vinile se cade, si rompe..........
sacd31 Agosto 2017, 21:42 #14
Originariamente inviato da: Piedone1113
Non Brothers in Arm.
e' considerato tutt'ora come al top per qualità di incisione (e parlo della versione cd).
Per il lettore posso darti in parte ragione era comunque un technics di classe AA in grado di far impallidire il 90% dei lettori oggi in commercio.
In fondo il DAC è soltando una parte del processo di sviluppo dell'audio.
Per dire quell'impianto (di una mia cugina di Roma) pilotavano una coppia di casse RCF in marmo di carrara a forma di piramide.


Anche di cd non esiste una sola versione
volcano31 Agosto 2017, 22:07 #15
non sono un esperto, od almeno non lo sono ora,
ma qualche anno fa mi sono imbattuto in un vero appassionato del settore,
aveva roba di 80k di impianti audio, per lui il vinile è sempre superiore almeno
per alcuni generi musicali, jazz rock ecc ecc, certo che per sentire l'ultimo album dei chemical brothers è meglio in impianto digitale
Gnubbolo01 Settembre 2017, 04:21 #16
il vinile è una questione di arredamento e prestigio
il digitale non ti lascia niente in mano. come fai a far capire all'amico invitato a cena quanto sei intelligggente ad ascoltare il jazz d'avanguardia senza poter lasciare "casualmente" un discone sul divano ?


Originariamente inviato da: sacd
Anche di cd non esiste una sola versione

ho visto le versioni 24k gold, teoricamente dovrebbero essere perfettamente ascoltabili anche dopo 20 anni.

io comincio ad avere alcuni problemi ( salti su cd perfetto senza rigature o macchie ) già con certi album di metà anni 90. es. il megamix di molella e fargetta su cd scrauso di colore verde.
dai post in una sezione tecnica qua sul forum 10 anni fa alcuni avevano iniziato ad avere problemi con i primissimi dischi degli anni 80 che erano pure più pregiati di certa robaccia prodotta dopo.
il tempo vola inizieranno i problemi sui dischi dei primi anni 2000. casino, ho un sacco di dischi ottimi di quell'epoca
Piedone111301 Settembre 2017, 16:19 #17
Originariamente inviato da: sacd
Anche di cd non esiste una sola versione


Scusami esistono diversi formati di cd audio?

Comunque BiA è DDD (e non AAD o ADD) se intendi con quello diversi formati.
Se poi mi parli delle trovate pubblicitare (tipo il cd ristampato quando usci il dvd Audio) oppure quello in edizione speciale (in occasione del BR di Alchemy) non hanno nulla di meglio, anzi hanno una qualità tale che ascoltato in cuffiette suona meglio che la 1° versione, ma in un impianto serio è inferiore come qualità ( sopratutto a causa dei tagli in basso ed in alto delle frequenze).
L'unico dei dIRE sTRAITS che è migliorato è Alchemy BR version vs vinile ( sopratutto per via dei filtri digitali applicati per eliminare i disturbi vari che si ripresentano in una registrazione dal vivo senza tagliare troppo in toni e frequenza)

Ps di BiA ho tutte e 3 le versioni originali ( la prima in mc7, poi rientrato a casa acquistai il vinile, lavoravo fuori, ed infine il cd, senza avere nemmeno ancora il lettore nell'impianto).
Da dire che nel mio impianto gli alti erano più estesi in cd ( anche per via della puntina sferica e non ellittica del piatto: 90 vs 250k lit) anche se sembravano più naturali quelli in vinile, mentre da mia cugina l'estensione era simile, ma sembravano molto più definiti in vinile
sacd01 Settembre 2017, 18:32 #18
Originariamente inviato da: Piedone1113
Scusami esistono diversi formati di cd audio?


HO detto versione non formato.

https://it.wikipedia.org/wiki/Exten...on_Compact_Disc
Piedone111301 Settembre 2017, 19:56 #19
Originariamente inviato da: sacd


Gia il master di BiA fu registrato in digitale 24 bit.
Il mixaggio fu fatto interamente in digitale.
BiA è nato per il digitale e non per l'analogico, l'unica differenza che potrei vederci è soltando una maggior qualità dell'incisione ed una maggior durata, il resto mi sembrano tante marchette pubblicitarie .
Fermo restando che xrcd certifica il processo DDD ( master Digitale, missaggio Digitale, incisione Digitale), mentre su un cd normale non lo sai (Alchemy live è AAD, mentre il remastered è ADD).
AarnMunro28 Febbraio 2023, 22:50 #20
...e le testine? Ed il braccio?
Devo ricomprarmi un pre con il pre-pre phono?

Roba per chi ha spazio, tempo e soldi da buttare.

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